Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Tecnocasic chiuso tutto il mese e per i cagliaritani c’è un altro salasso

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 giugno 2012

 Rifiuti

 

LO STOP

Macchiareddu ancora fermo, si smaltisce a Villacidro L’assessore Leo: quando la destinazione è più lontana si spende di più. In aumento la Tarsu e dal 2013 la nuova imposta Tares nIl termovalorizzatore del Tecnocasic resta chiuso. L’impianto dove vengono smaltiti i rifiuti di Cagliari e di altri ventinove Comuni sarebbe dovuto rimare inattivo per due settimane, ma i forni resteranno spenti almeno fino alla fine di giugno. Una chiusura che si trasforma in un salasso per le tasche dei cagliaritani, già alle prese con l’Imu da record. In base alle disposizioni della Regione quando viene meno l’accesso all’impianto di Macchiareddu i camion devono raggiungere il centro di Villacidro o, in alternativa, quello di Carbonia. E se già la tassa per lo smaltimento dei rifiuti solidi urbani di Cagliari è la più alta della Sardegna, che in media è tra le più care d’Italia, la chiusura del Tecnocasic aumenterà ulteriormente le spese.

L’ASSESSORE LEO « L’aumento dei costi, quando viene chiuso l’impianto del Tecnocasic, è automatico - spiega l’assessore comunale ai Servizi Tecnologici Pierluigi Leo - si paga molto il trasporto e il contratto è calibrato sul trasferimento a Macchiareddu, quando i mezzi devono raggiungere una destinazione più lontana, che per noi è Villacidro o Carbonia, si paga decisamente di più». È Villacidro la seconda scelta, tanto che nel 2010 un terzo dei rifiuti prodotti nel Cagliaritano sono stati dirottati nel Medio campidano, ma a Macchiareddu viene conferito più del 20 per cento dei rifiuti solidi urbani prodotti nell’Isola. Secondo i dati del 2010, pubblicati dall’Arpas a fine 2011, nel Comune capoluogo si sono prodotti 613 chili di rifiuti a testa per un totale di quasi 100mila tonnellate. Di questa montagna di rifiuti più di 65mila sono quelli da smaltire e poco più di 30mila il frutto della raccolta indifferenziata. E solo un forte incremento della differenziata potrà abbattere le spese per lo smaltimento dei rifiuti urbani, ma la soglia da raggiungere è ancora lontana dal 64 per cento che permetterebbe al Comune di smettere di pagare penali. A marzo il Consiglio comunale ha approvato il nuovo regolamento per la Tarsu, ma rispetto a quello in vigore dal 2008 non ci sono grandi novità. Tra le modifiche apportate la riduzione del 75 per cento delle tariffe “per i locali utilizzati per finalità storico-culturali”. Adesso tutti i rifiuti prodotti a Cagliari e dintorni devono raggiungere Villacidro per lo stop dell’impianto del Tecnocasic e la Tarsu-record del capoluogo può solo aumentare. Dietro l’angolo c’è una rivoluzione, perché dopo l’Imu che ha preso il posto dell’Ici, dal primo gennaio 2013 la Tarsu lascerà spazio alla Tares. Una delle novità introdotte dal Governo Monti, un tributo che non sarà riferito solo allo smaltimento dei rifiuti, ma anche ad altri servizi dell’amministra - zione comuale e per questo motivo si dovrà sicuramente pagare di più di quanto si paga adesso. Marcello Zasso