Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ritiro “ingombranti”, l'attesa è troppo lunga

Fonte: L'Unione Sarda
14 ottobre 2008

il servizio



Il bicchiere mezzo pieno dice che non tutti i comuni italiani hanno un servizio gratuito di ritiro dei rifiuti ingombranti. Il bicchiere mezzo vuoto parla però di un dilatazione - nell'ultimo anno - dei tempi di attesa. Ovvero: se un anno fa gli impiegati comunali arrivavano nel giro di una settimana, ora si possono aspettare fino a 20 giorni. «La media è di due settimane», puntualizza l'assessore ai servizi tecnologici Gianni Giagoni, che promette: «il servizio verrà potenziato». Nel frattempo, c'è chi ha dovuto tenere la lavatrice sul pianerottolo a oltranza: «Al centralino mi hanno dato un appuntamento tra venti giorni», racconta Rosa Kalb, residente in Castello. Che pochi giorni dopo aver chiamato la prima volta il numero verde 800.533.122, ha deciso di cambiare anche il materasso della camera da letto. Anche questo, rimasto nell'ingresso: «Ho richiamato il servizio di ritiro per avvisare che avrei dovuto aggiungere un altro rifiuto ingombrante, ma mi hanno spiegato che non era possibile inserire tutto nello stesso carico e avrei dovuto fissare un secondo appuntamento». Moltiplicato per migliaia di potenziali clienti del servizio, significa una cosa: più materassi, scrivanie, scaldabagno e lavatrici affianco ai cassonetti. Negli ultimi otto mesi presi, nell'ambito del servizio “Sardegna fatti bella”, sono stati ritirati 57 mila chili di rifiuti ingombranti abbandonati per strada.
Il mese in cui gli incivili si sono scatenati è stato febbraio con quasi 1.500 pezzi.
RICHIESTE DOPPIE Ma ad essere aumentate sono anche le richieste di ritiro: una novità, che ha congestionato il servizio. «Le richieste nell'ultimo anno sono raddoppiate», ricorda Giagoni, che aggiunge: «Abbiamo migliorato l'organizzazione del ritiro, aumentando il numero delle squadre e fissando un appuntamento in un giorno specifico. Prima veniva data una disponibilità di tre giorni». Per quanto riguarda l'impossibilità di aggiungere “pezzi” dopo la prima prenotazione l'assessore chiarisce: «I percorsi dei camion sono programmati, si spostano da una parte all'altra della città. Per tenere puliti i quartieri e avere maggior decoro non serve solo l'impegno dell'amministrazione ma anche più responsabilità da parte dei cittadini». Nel 2008 la produzione degli “ingombranti” ha viaggiato a pieno regime: cento materassi in media ritirati ogni giorno, 53 frigoriferi lasciati nelle mani degli impiegati comunali. L'osservatorio comunale sui rifiuti solidi urbani ha scoperto che nelle 600 tonnellate arrivate nelle discariche nei primi 8 mesi dell'anno, la maggior parte (il 17 per cento) era costituita da materiali ferrosi. Poi i mobili (15%), lavatrici (11%), scaldabagni (12%), frigoriferi
(9%), materassi (8%), legno (6%), cucine (5%), televisori e monitor (4%). Numeri che, in qualche modo, stupiscono: i cagliaritani, si sono liberati di 4.100 mobili, di 2.902 lavatrici e di 1.026 monitor e televisori, smaltiti prenotando al centralino del comune, attraverso il quale sono passate 16 mila chiamate. La circoscrizione più “educata”? La numero 4, dove il rapporto chiamate per abitante è più alto rispetto alle altre zone della città.( m.r. )

14/10/2008