Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Il Lirico pagava le spese per i Palmas»

Fonte: La Nuova Sardegna
7 giugno 2012

Ricostruita in tribunale dall’accusa la gestione dell’anfiteatro dal 2005 al 2007 e le anomalie negli aiuti pubblici



IL MARESCIALLO FRAIOLI Un contributo da diecimila euro concesso dal Comune senza che risulti neppure una richiesta dalle due societa’

CAGLIARI Per tre anni, dal 2005 al 2007, l’anfiteatro romano è stata una questione privata delle società di cui Massimo Palmas era «l’amministratore di fatto». Concessa alla Fondazione del teatro lirico, l’arena era stata affidata con una convenzione a Sardegna Jazz, che senza neppure informare il Comune l’aveva girata a Sardegna Concerti. C’erano alcune condizioni perché la gestione dello spazio andasse in mani private: una fidejussione da 60 mila euro, una polizza per la sicurezza e il saldo dei costi per energia elettrica e acqua. Ma per quanto il sovrintendente Maurizio Pietrantonio avesse ceduto gratis il monumento a Palmas, i costi sono rimasti sempre a carico del Comune e del teatro: in tre anni Sardegna Concerti ha provocato consumi per oltre trentamila euro, regolarmente pagati da Comune e teatro lirico. Nessuna traccia di polizze e di fidejussioni. A riferirlo in tribunale - al processo che vede imputati Massimo e Michele Palmas, Maria Gabriella Manca e la funzionaria comunale Luisa Lallai, con il dirigente Bruno Soriga che viene processato a parte col rito abbreviato - è stato Paolo Fraioli, il maresciallo della Guardia di Finanza che ha condotto le indagini. Rispondendo alle domande del pm Daniele Caria, il sottufficiale ha illustrato lo strano meccanismo col quale Sardegna Concerti-Sardegna jazz hanno governato l’uso dell’anfiteatro per tre anni - gli anni successivi sono oggetto di un’altra inchiesta - praticamente senza alcun costo: chi voleva lo spazio per una sera doveva rivolgersi a Palmas e versare cinquemila euro, che poi venivano rimborsati attraverso i contributi pubblici. Come se non bastasse - ha chiarito Fraioli - pur di regalare la gestione dell’anfiteatro alle cooperative del jazz, la Fondazione ha perso ricavi per cifre importanti senza ridurre i costi di un euro. In pillole: Palmas incassava e gli altri pagavano, malgrado l’arena romana gli fosse stata assegnata senza alcuna selezione pubblica, con un chiaro - così sostiene il pm Caria - abuso d’ufficio. Ma c’è dell’altro: tra il 2006 e il 2007 compare un contributo una tantum di diecimila euro, elargito con firma del dirigente Soriga senza che agli atti risulti alcuna richiesta da parte dei Palmas. Curioso poi osservare - ha riferito Fraioli - come i soldi pubblici andassero indifferentemente ad una o all’altra delle due cooperative - c’è anche la terza, la Sarconline, che si occupava di biglietteria - che condividevano sede, provider e telefoni. Fra i tanti aspetti anomali riferiti al tribunale spunta anche uno spettacolo alla Fiera dei comici Aldo, Giovanni e Giacomo, finanziato con fondi Por, che finisce nel festival jazz. Qui Sardinia Jazz offre lo spazio agli organizzatori della penisola ma poi - così ha riferito il sottufficiale - incassa due volte il rimborso per il servizio d’appoggio allo spettacolo. Infine lo strano rapporto tra Comune e Regione, nel 2005: quando saltano fuori problemi per via dei precedenti penali di Palmas - truffa, bancarotta e reati fiscali - e la concessione dei fondi Por viene messa in forse, il Comune dimentica di trasmettere agli uffici regionali la documentazione e il contributo passa. C’è poi un episodio del 2006 rimasto inspiegato: una mano misteriosa, negli uffici della Regione, trasmette via fax a Sardegna Concerti una nota di protesta dell’associazione Vox Day che riguarda l’uso improprio di impianti per la musica al festival Rocce Rosse blues. Il caso vuole che ora anche i Palmas debbano rispondere di questa presunta irregolarità: il palco acquistato con fondi Por sarebbe stato usato in manifestazioni del tutto diverse. Fraioli è stato controesaminato per alcuni minuti dalla difesa di Palmas, l’avvocato Dora Magliona e il collega Michele Schirò. Mentre il difensore di Michele Palmas ha chiesto al testimone di chiarire con precisione quale fosse il ruolo di Michele Palmas nelle due società. Poi Schirò a chiedere un rinvio e il tribunale l’ha accordato: si va al 24 ottobre, quando le difese potranno esaminare ancora il maresciallo della polizia giudiziaria.