Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La delibera in Aula «Le condizioni sono cambiate»

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 giugno 2012

Tuvixeddu

 

CONSIGLIO L’atto della Giunta al centro delle polemiche mesi fa diventa un ordine del giorno Pdl. Tensione in maggioranza. Mascia (Sel): parlerà Frau e decideremo. Dore (Idv): va cambiata

La delibera di Zedda su Tuvixeddu approda in Consiglio comunale, ma per mano del Pdl. A un anno dall’ini - zio della consiliatura il clima in maggioranza non è sereno e ieri a Palazzo Bacaredda, dopo una lunga seduta in Consiglio, c’è stata una tesa riunione in cui sono emerse le divergenze. E la spinosa questione di Tuvixeddu contribuisce non poco. La Giunta comunale nella prima seduta dell’anno aveva approvato le linee di indirizzo da proporre al Consiglio comunale. Un documento che aveva creato qualche malumore nella maggioranza con Idv e parte del Pd che non avevano condiviso la linea scelta dalla Giunta.

GLI ATTACCHI DI ITALIA NOSTRA La delibera aveva provocato una levata di scudi da parte di Italia Nostra, con lo scrittore Giorgio Todde che aveva accusato Zedda di aver tradito il mandato degli elettori restringendo l’area sottoposta a vincolo e aprendo al cemento a Tuvixeddu. Il sindaco, dopo le polemiche, aveva precisato di non avere intenzione di spianare la strada alle ruspe e aveva ribadito l’intenzione di adeguare il Piano urbanistico comunale al Ppr, un suo cavallo di battaglia già dalle linee programmatiche. Ma quella delibera, tra una polemica e l’altra, non è mai approdata in Consiglio comunale. E oggi quel documento arriva in Aula perché il Pdl ha fatto “copia e incolla” e lo ha trasformato in un ordine del giorno che sarà discusso assieme a un altro presentato a marzo in cui si chiedeva al Comune di non rinunciare al ricorso al fianco di Coimpresa contro il vincolo minerario. «Rispetto a gennaio sono cambiate molte cose, e una è proprio il vincolo minerario - spiega Sergio Mascia, capogruppo Sel - il Pdl chiedeva di non rinunciare al giudizio, ma abbiamo fatto bene a farlo e la sentenza del Tar lo dimostra. Sulla delibera/ordine del giorno parlerà in Aula l’assessore Frau e faremo le nostre valutazioni». Anche secondo il capogruppo Idv ci sono nuovi elementi da considerare rispetto alla delibera dell’11 gennaio.

LE VARIAZIONI SECONDO L’IDV «Quel documento destò alcune perplessità, per esempio perché faceva riferimento al Puc e non al vincolo paesaggistico sancito dal Consiglio di Stato - spiega Giovanni Dore - poi è arrivata la sentenza del Tar, che ci avrebbe portato a pedere e dover pagare le spese, che pone il vincolo minerario: nella delibera non c’era. Tra le novità ci sono anche i crolli di piazza d’Armi. Bisogna modifcare l’impianto urbanistico in base al Pai (Piano di assetto idrogeologico, ndr.) e parte dell’edificato da Tuvixeddu si spostava su Tuvumannu, ma anche quella è un’area interessata dal rischio crolli. Sono tutte nuove considerazioni di cui tenere conto, per questo la delibera deve essere adeguata e aggiornata». Il capogruppo Pdl Giuseppe Farris, assieme ai consiglieri Maurizio Porcelli, Stefano Schirru, Edoardo Tocco e Anselmo Piras, presenta in Aula la delibera di Giunta dell’11 gennaio precisando che è scaduto anche il termine di quindici giorni che ha avuto per discuterla la Commissione competente, passato il quale «la proposta può essere posta all’esame del Consiglio comunale, pur non avendo ottenuto il relativo parere». È il regalo di compleanno dell’opposizione al sindaco che un anno fa si è insediato a Palazzo Bacaredda. Tuvixeddu è uno dei nodi intricati che Massimo Zedda si è trovato a dover sciogliere ed è anche una delle questioni in cui è difficile mettere d’accordo l’intera maggioranza. E la contestata delibera, ferma da gennaio, lo conferma. M.Z.