Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Beni militari, adesso le idee

Fonte: L'Unione Sarda
5 giugno 2012

CONVEGNO. Proposta lanciata dal gruppo indipendentista ProgRes
 

Concorso per il riuso degli spazi delle ex servitù
Gli spazi delle ex servitù militari cittadine destinati a progetti culturali e associazioni cittadine. La proposta arriva da ProgRes (Progetu Republica) in occasione di un incontro tenutosi ieri sera allo Spazio DomuKratica. La volontà del partito indipendentista verte su una grande campagna di raccolta di idee, anche attraverso un sito internet, per poi presentare una sintesi al Comune che avrà il compito di trasformare le idee in progetti. Ospite del dibattito, in rappresentanza della Giunta, Paolo Frau, assessore comunale dell'Urbanistica che sottolinea «la necessità che sia il lavoro a dettare le regole per il futuro delle strutture militari in disuso».
«Vogliamo che si avvii un dialogo che coinvolga tutta la società in modo da raggiungere un altissimo livello di contributo di idee». Massimo Cireddu, esponente di ProgRes, traccia il percorso che permetterà il riutilizzo dei siti militari cittadini: «Dopo aver raccolto tutte le proposte arrivate dalla base, chiederemo al Comune di farsi portavoce e coordinare la progettazione da presentare alla Regione». Sebbene ancora la consultazione non sia terminata, alcune proposte sono già in cantiere: «Nel sito del colle di Monte Urpinu», dice Cireddu, «si potrebbe realizzare una fattoria didattica oppure un parco biologico con orti urbani. Per quanto riguarda i locali, sarebbe opportuno utilizzarli come luoghi di aggregazione».
Nelle parole di Massimo Cireddu si evidenzia la necessità di imprimere un'accelerata a un processo che, negli ultimi anni, non avuto nessuno sviluppo. «La politica, dopo l'accordo sul passaggio di alcune servitù militari dismesse in capo alla Regione -siglato dall'allora presidente Renato Soru e dal ministro della Difesa, Arturo Parisi- non ha realizzato nessun progetto. Dopo anni di immobilismo devono essere i cittadini a progettare il futuro delle ex servitù». Il sito internet, nato per raccogliere le proposte, è "servitumilitari.progeturepublica.net".
«È un'ottima iniziativa come tutte quelle che pongono all'ordine del giorno il problema delle servitù militari», dichiara Paolo Frau, «prima, però, è necessario mettere a fuoco alcuni passaggi rimasti incompiuti». Il riferimento, accennato dal rappresentante dell'esecutivo, riguarda il rapporto tra Regione e militari: «L'accordo prevedeva che l'amministrazione regionale erogasse i fondi per trasferire tutti i servizi nella caserma Mereu», spiega Frau, «questo ancora non è avvenuto. Prima di guardare al futuro è necessario portare a compimento tutte le azioni». È presto, dunque, anche parlare dell'utilizzo degli spazi che necessitano «una riflessione aperta». Paolo Frau, però ha una certezza: «La nostra stella polare è il lavoro e sarebbe opportuno che tutte le scelte avessero questo punto cardine. Dunque prima di progettare è necessario focalizzare l'attenzione sulla creazione di nuove opportunità di lavoro».
Matteo Sau