INCONTRO. Tentativo di mediazione
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Due ore di confronto non sono state sufficienti per trovare un accordo nel tentativo di conciliazione tra il Cagliari e l'associazione Casa dei Diritti, che ha raccolto le proteste degli abbonati in rivolta dopo il trasferimento a Trieste delle ultime quattro partite casalinghe della squadra rossoblù. In seguito a quella decisione della società, infatti, gli abbonamenti sottoscritti la scorsa estate per vedere il Cagliari al Sant'Elia sono diventati carta straccia. «È stato un incontro interlocutorio», dice l'avvocato Renato Chiesa che, con Mauro Sollai, rappresenta le istanze dei tifosi, «in cui abbiamo esplicitato le ragioni della nostra rivendicazione». Dall'altra parte c'era il Cagliari calcio, con i suoi legali e un dirigente. Alla fine della riunione, le posizioni erano ancora quelle di partenza. Ogni decisione è stata pertanto rinviata al 20 giugno prossimo, quando le parti si troveranno di nuovo davanti al mediatore. Quella sarà l'ultima occasione per trovare un accordo.
I tifosi, oltre a chiedere il rimborso della quota parte dell'abbonamento ("danno patrimoniale"), invocano anche un risarcimento «per il danno non patrimoniale», spiega Chiesa. Una sorta di «danno morale o esistenziale» che la società di Viale La Playa avrebbe procurato ai "fedelissimi" rossoblù nel momento in cui li ha privati della possibilità di vedere i propri beniamini al Sant'Elia in alcune delle partite più attese della stagione, come quelle con l'Inter e la Juventus. «La nostra iniziativa si propone di tutelare il ruolo del tifoso nella vicenda tra Cagliari calcio e Comune», spiega ancora Chiesa. Sul fronte opposto, invece, la società di Cellino vorrebbe chiudere la trattativa con il solo rimborso della quota parte dell'abbonamento. I titolari di una tessera per l'ingresso in curva Sud, per esempio, da 190 euro, verrebbero rimborsati - secondo questa ipotesi - con appena 40 euro.
Intanto Fabrizio Rossi, presidente dell'associazione Casa dei Diritti, si dice "soddisfatto" perché «la società, accettando la mediazione, ha comunque dimostrato di ritenere non infondate le ragioni dei tifosi». Per ora sono un centinaio gli abbonati rossoblù che hanno aderito al tentativo di conciliazione, ma «chiunque può ancora aderire entro la data fissata per il prossimo incontro», conclude Rossi.
Mauro Madeddu