Rassegna Stampa

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Scavi infiniti nel piazzale di via Montecristo al Poetto: a rischio le vasche di pompaggio degli sca

Fonte: web Castedduonline.it
4 giugno 2012

 

4/06/2012 02:12
 

Non c’è pace al Poetto. Gli abitanti e gli operatori della zona del piazzale di via Montecristo protestano per il blocco dei lavori iniziati lo scorso mese di aprile, e mai conclusi, nelle vasche di pompaggio degli scarichi fognari che di fatto hanno bloccato l’accesso al piazzale e ai suoi parcheggi. Il quartiere chiede l’intervento del Comune per la ripresa urgente del cantiere.  Il cartello indicava la conclusione dei lavori a metà maggio. Sono passati ormai venti giorni e non si conosce quando riprenderanno e soprattutto quando terminerà l’intervento e quali siano le cause dell’interruzione. Un cartello dell’impresa che stava intervenendo nell’area indicava la fine dei lavori per il 15 maggio e tutti avevano sperato nel rispetto della data per l’approssimarsi della stagione estiva. I parcheggi del piazzale di via Montecristo, al Poetto, davanti alla pizzeria Lo Spiedo Sardo e a pochi metri dallo stabilimento D’Aquila, sono inutilizzabili e ridotti ad un terzo. I lavori di manutenzione nelle vasche di pompaggio presenti nell’area  prevedevano la rimozione delle tubazioni e la sostituzione dei vari materiali e accessori necessari per azionare le pompe. Nell’area, con le recinzioni arancioni danneggiate,  in parte anche dagli automobilisti impazziti ieri mattina alla ricerca di un parcheggio, c’è uno scavo aperto, alla luce del sole, con le condutture a vista. Ora tutti temono che la situazione non si sblocchi e che la zona continui a restare paralizzata. Un cartello, con le autorizzazioni comunali indicate, annunciava che l’intervento sulle vasche di pompaggio nel piazzale sarebbero terminati il 15 maggio. A distanza di 20 giorni è ancora tutto fermo, e i fumi maleodoranti delle condutture fognarie ammorbano l’aria e  secondo la direzione del vento rendono l’aria irrespirabile nelle abitazioni e nei locali che si affacciano al piazzale. Con gli scavi e le tubazioni in bella vista c’è il pericolo che qualcuno si possa avventurare nella zona e precipitare all’interno della voragine aperta.Gli operai sono letteralmente spariti e del cartello non c’è più nessuna traccia. Non ci sono indicazioni e dal comune non arriva nessun comunicato che indichi la ripresa dei lavori. La situazione è davvero critica. Gli operai dell’impresa sono spariti e di loro non si vede traccia da circa 20 giorni, con lo scavo aperto e la recinzione in parte distrutta ,come si vede dalle foto scattate da Michela Zucca.