Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Nessun controllo dall’86 «Il governo intervenga»

Fonte: Sardegna Quotidiano
4 giugno 2012

DOPO I CASOTTI

 

La nevicata dell’85 è l’ultima immagine romantica dei casotti del Poetto. La primavera successiva sono stati demoliti, senza andare tanto per il sottile. La maggior parte dei piccoli fabbricati che coloravano il litorale avevano le coperture in amianto, che vennero distrutte a colpi di ruspa assieme alle pareti di legno. Nell’86 nessuno ha vigilato sui lavori in spiaggia e ora il Poetto presenta il conto, in tutti i sensi, perché la bonifica ha dei costi notevoli. Per anni l’amianto è stato utilizzato normalmente e viene da pensare che al tempo, quando non fu presa nessuna precauzione e addirittura alcune macerie furono lasciate sotto la sabbia, non si sapesse dei suoi effetti cancerogeni. «Purtroppo non è così, nell’86 si conosceva già la pericolosità del cementoamianto, anche se già si cercava di non dare troppo peso a questo aspetto. E se qualche detrito dovesse essere rimasto sulla spiaggia mi chiedo: chissà dove sono finiti gli altri? - Orazio Filippi ingegnere chimico, specializzato in recupero e smaltimento di rifiuti - al tempo non si andava tanto per il sottile, non esisteva il conferimento in discarica dei rifiuti speciali: in ogni città c’erano zone periferiche dove si buttava di tutto». Eppure su un intervento di quella portata realizzato dalle amministrazioni pubbliche qualcuno avrebbe dovuto vigilare. In seguito è arrivata la seconda devastazione del Poetto col ripascimento di dieci anni fa. Adesso questi due eventi, completamente innaturali, potrebbero aver rimescolato la sabbia fino a far riaffiorare detriti la cui reale pericolosità deve essere accertata. Ma tanto basta per creare preoccupazioni, anche dal punto di vista economico, perché un’eventuale bonifica dell’arenile potrebbe avere dei costi notevoli. «Chiederemo un fondo straordinario per un intervento immediato al Poetto - commenta il consigliere regionale di Sel Luciano Uras - è importante intervenire immediatamente non solo per la salute dei bagnanti e di chi frequenta l’arenile, ma anche per le attività e per chi ci lavora ». Sui rischi dell’amianto al Poetto è intervenuto anche il deputato Bruno Murgia, che chiede l’intervento del Governo. «La presenza di resti di manufatti in amianto sulla spiaggia del Poetto di Cagliari deve spingere il ministro dell’Ambiente, Corrado Clini, ad intervenire - commenta il parlamentare del Pdl - stiamo parlando infatti di una delle principali spiagge urbane del territorio nazionale; una zona potenzialmente contaminata che si estende per centodiecimila metri quadrati. Il ministero dell’Ambiente non può lasciare tutto sulle spalle delle Amministrazioni locali».

Marcello Zasso