Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Nessuno scopo di lucro noi lavoriamo per Molentargius»

Fonte: Sardegna Quotidiano
4 giugno 2012

 Parco

 

L’INTERVISTA Vincenzo Tiana, oltre a Legambiente, presiede anche l’associazione che organizza le escursioni nell’oasi «Solo cinque euro a scolaro. Le linee guida? Sono inadeguate»

  Da molti weekend sale a Monte Urpinu e con i volontari dell’associa - zione parco di Molentargius-saline monta cannocchiali, che poi mette a disposizione dei curiosi che vogliono osservare lo spettacolo dei fenicotteri. Vincenzo Tiana, quanto vi dà il parco per fornire questo servizio? Niente, l’associazione non prende un centesimo. Il nostro è un lavoro di sensibilizzazione verso le bellezze di Molentargius. Ci lavoriamo dagli anni ‘80, ben prima che venisse istituito l’ente. Da allora non è che l’area sia cambiata granchè... Non scherziamo. Se nell’88 non fossero arrivati i 120 miliardi per il consorzio Ramsar, adesso avremmo ancora le fogne che scaricano nei canali interni. E noi abbiamo contribuito a far arrivare quel denaro. È stata eliminata un’immensa discarica che arrivava fino al Margine Rosso. È stato realizzato il canale di adduzione delle acque di mare, così come abbiamo sollevato il caso degli abusi edilizi. Abusi che ci sono ancora. E il parco è un’incompiuta, nessuno lo conosce. Non c’è manco un cartello stradale che dice che esiste... Noi proviamo a farlo conoscere, speriamo che la politica, come sembra stia succedendo, recepisca. Sono stati promessi i fondi per il rilancio: l’area ha potenzialità enormi. Divulgate anche attraverso gite organizzate per le scuole. E le malelingue dicono che lei non parla di cattiva gestione del parco perché ci guadagna... So che qualcuno lo pensa. Roba da querela. E mi dispiace. Smentisca pure. L’associazione prende cinque euro per ogni scolaro, che non gode solo di una “gita”. Noi facciamo corsi di educazione ambientale, in un centro, realizzato con fondi della Provincia, rinomato a livello nazionale. Alunni e bambini escono sempre soddisfatti, soprattutto grazie alle capacità dei cinque esperti, altamente qualificati, che lavorano al progetto. A Molentargius ci siamo da sempre: offriamo un servizio, e non siamo lì al posto di qualcun altro. E le vostre pubblicazioni col logo del parco? Ci sono. E vengono fatte col contributo di Provincia e Regione. Insomma: dal parco non percepiamo un centesimo. E offriamo un servizio. Da quando siamo attivi abbiamo sventato la speculazione edilizia su 1600 ettari. Se il parco esiste è anche grazie a noi. Ma i cagliaritani non lo conoscono. Di chi è la colpa? Noi facciamo il nostro, non siamo negli organi di gestione. Ecco, può dare un giudizio sulla gestione? E non solo su quella attuale? Molentargius non è come lo vorremmo, certo, ma qualcosa si muove. Duole constatare che il riavvio delle saline non sia ancora avvenuto. Sono state gettate le basi per la ripartenza. Credo che si dica da decenni. Non sarà la solita promessa? Prima non c’erano le condizioni ambientali. Adesso sì. Ma se è andata deserta anche la gara per l’inanellamento dei piccoli fenicotteri... L’importante è la nidificazione. Lei sa se è vero che l’ente parco ha un ufficio politico? A cosa servirebbe? Questa mi è nuova. No, non lo so. Però sa che il piano di gestione non esiste? Eppure dei professionisti sono stati pagati per tracciare le linee guida... Vero. E non esito a dire che le linee guida sono inadeguate, sembrano slegate dalla realtà vera del parco .

E. F.