Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

I bagnanti cercano alternative

Fonte: L'Unione Sarda
4 giugno 2012

POETTO. In vista della chiusura di un tratto di spiaggia si pensa ad altre opzioni
 

Paura per l'amianto: le scuole annullano le prenotazioni
Vedi la foto
Finché rimane accessibile non c'è amianto che tenga: il Poetto rimane la meta preferita di tanti cagliaritani e cittadini dei centri della provincia. Ieri, infatti, la spiaggia era piena. Ma i bagnanti sono informati, sanno che l'arenile inevitabilmente, anche se per lotti, verrà chiuso. E per questo cercano alternative. L'allarme c'è e la disdetta che molte scuole private hanno fatto negli stabilimenti balneari sta lì a dimostrare che l'amianto fa paura.
TUTTI A GIORGINO Dopo le notizie dei giorni scorsi, con le analisi dell'Arpas (l'Agenzia regionale per la protezione dell'ambiente) che conferma che al Poetto c'è Eternit e il Comune pronto a intervenire, assieme alla Asl, per evitare rischi alla salute pubblica, c'è anche chi pensa che la spiaggia fosse già sbarrata: «Immaginavo di trovare le transenne e invece è ancora aperta», spiega Roberta Demurtas seduta su una spiaggiola mentre si gode il caldo sole di metà mattina. «Il Poetto, noi cagliaritani, l'abbiamo sempre vantato e poi chissà quanto amianto abbiamo respirato in questi anni», si chiede la donna che poi afferma: «Torneremo tutti a Giorgino, dove andavano i nostri nonni». Non è la sola a pensarlo.
Giuseppe Abis e sua moglie vanno al mare alla Quinta fermata da anni e, come tanti, non si sono mai accorti dei frammenti di Eternit, cancerogena eredità dei casotti, che sorgevano proprio lì, a pochi metri dalle spalle dell'uomo, seduto a un passo dalla riva. «Ho letto le conseguenze che provoca ma non sapremmo proprio dove andare: a Quartu ci sono le “strisce blu” e pochi parcheggi, torneremo a Giorgino».
LE ALTRE ALTERNATIVE C'è anche chi cita Quirra per dire che «le nostre coste sono tutte invase di veleni». È Fulvia Loi, che assieme al marito Fabiano Spiga arriva da Sestu per un tuffo alla Quarta fermata. Il loro auspicio - comune a tutti, amministratori pubblici compresi - è che il rimedio si possa trovare nel più breve tempo possibile. Nel frattempo si cercano alternative. «Ci sposteremo verso Quartu», afferma la coppia. Pensano di andare dall'altra parte dell'Isola gli amici di Spiga e Loi, «in una delle spiagge della Costa Verde, non sappiamo ancora quale», affermano Antonio Mocci e Margherita Podda, di Villasor, che sul Poetto hanno le idee chiare: «È giusto che si recinti e si bonifichi, le persone troveranno un'alternativa. La salute è più importante».
LE SCUOLE Èd è quello che devono aver pensato le maestre e le insegnanti delle scuole elementari e degli asili privati che hanno mandato una mail di disdetta della prenotazione all'Emerson. «Questo allarmismo sta creando defezioni», spiega Alessandro Murgia, il gestore del bar-stazione balneare a cavallo tra Quarta e Quinta. «Ogni giorno abbiamo i clienti che ci chiedono dell'amianto ma io non ne so nulla, non ho mai visto niente».
I TIMORI DEI COMMERCIANTI Murgia non è preoccupato delle conseguenze dell'amianto - «figuriamoci se chiudono il Poetto in estate» - altri operatori commerciali sì. A iniziare da Maicol Concu, che ogni giorno batte palmo a palmo la battigia per vendere granite: «Siamo preoccupati, non dicono quando chiuderanno il Poetto. Vorremmo saperlo per organizzarci e andare in altri siti della costa». Come lui, altri non si arrendono: anche se fortemente preoccupati per le conseguenze della presenza dell'amianto, oggi riaprono i chioschi Fico d'India e Miraggio mentre martedì tocca all'Aramacao.
Mario Gottardi