Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

«Nel week end vietato dormire»

Fonte: La Nuova Sardegna
13 ottobre 2008

LUNEDÌ, 13 OTTOBRE 2008

Pagina 20 - Nazionale


Chiasso dei locali notturni: comitato e raccolta di firme




CAGLIARI. Banchetti in ogni angolo di Stampace per una petizione che andrà sul tavolo del sindaco affinché affronti il tema della convivenza tra gli avventori dei locali notturni e gli abitanti che di notte, sopra quei locali, ci dormono. Per evitare che finisca come un anno fa in piazzetta Savoia.
Un anno fa circa in piazzetta Savoia all’avventore di un bar aperto fino a notte fonda arrivò addosso un liquido trasparente ma altamente dannoso: varechina pura. Il venerdì e il sabato notte vigili urbani e centrali di polizia vengono assalite dalle richieste di intervento per i rumori molesti: dal volume troppo alto della musica agli schiamazzi in strada del popolo notturno. Poi ci sono i passi carrabili ostruiti dalle soste «temporanee» che durano ore e che spesso rendono impossibile il rientro a casa per chi pensava, col garage, di essersi comprata la certezza del posto auto. Il problema è molto sentito dai cosiddetti residenti che sono arrivati a formare un comitato dal titolo significativo «Civiltà e Sviluppo». Il leader è Federico Ibba, leader regionale dei giovani Udc, che ha scritto al sindaco Emilio Floris: «Il nostro ennesimo appello lo rivolgiamo al sindaco Floris in particolare affinché intervenga con un’ordinanza di necessità in presenza di schiamazzi notturni da parte degli avventori degli esercizi pubblici della zona. Questi poteri - aggiunge Ibba a nome degli iscritti - li ha ribaditi per il sindaco il Consiglio di Stato nella sentenza 4041 del 25 agosto scorso dove è stata confermata una precedente pronuncia del Tar Lazio. Noi auspichiamo che lo sviluppo dei quartieri storici e del nostro in particolare che già sopporta la presenza diurna degli uffici pubblici diventi compatibile anche con la presenza degli abitanti stessi che ci convivono e pagano le tasse comunali. Non è solo un problema di inquinamento acustico (ma il venerdì e il sabato notte è soprattutto quello) ma anche di deterioramente degli arredi urbani e dei beni privati, dalle cabine telefoniche agli ingressi dei palazzi usati come se fossero bagni pubblici, dalle auto in sosta danneggiate all’immondezzaio lasciato per terra. Ormai la misura è colma - sottolinea Ibba - ed è impossibile la convivenza con la maleducazione e l’inciviltà degli avventori dei locali che non abitandoci pensano di poter prevaricare le comuni regole di rispetto che sono sicuro non mancherebbero di rispettare nelle loro abitazioni». L’auspicata rivitalizzazione della città è andata avanti senza regole, d’estate tocca al Poetto, dove però il numero di residenti coinvolti nel problema è minore, d’inverno è l’assalto al centro storico.