RICCIAI

CAGLIARI Venti chioschi dei ricci a Su Siccu. Ma per vendere gli echinodermi e prendere il “patentino” per l'apertura bisognerà andare a scuola. O meglio seguire dei corsi di formazione. È quanto prevede la delibera approvata ieri mattina in commissione Attività produttive: sei voti favorevoli e due astenuti. Non è ancora finita, ma è quasi fatta: il documento ora dovrà passare per le commissioni Urbanistica ed Edilizia. E poi essere votato in Consiglio comunale. Ma la strada, dopo che sono stati superati i problemi autorizzativi legati soprattutto al Piano paesaggistico, sembra ormai tutta in discesa. Proprio per rispettare i vincoli le strutture destinate alla vendita, sistemate tra la pineta e il mare, dovranno essere amovibili. Spunteranno a novembre e verranno rimesse a posto a maggio. «Per noi una grande soddisfazione - spiega il presidente della commissione Raimondo Perra- si tratta, oltre che di regolarizzare la vendita, anche di rendere viva un'area di pregio come quella di Su Siccu. Una zona importante per la città, con la pineta, il mare. E in futuro con la passeggiata che parte dal porto». Comune al lavoro per un'altra area, con dodici postazioni, al Poetto: «Siamo a buon punto- annuncia Perra - contiamo di concludere l'iter al più presto». Qualche contestazione dalla minoranza: «Stiamo spendendo- protesta Paolo Casu, Psd'Az - 150mila euro per un progetto con strutture amovibili, quando sarebbe stato opportuno, per lavorare dodici mesi, un'altra zona, ad esempio vicino all'ippodromo del Poetto. Con la vendita non solo di ricci, legata al periodo novembre-maggio, ma anche di altro pescato. Il progetto non è brutto (per questo non ho votato contro, ma mi sono astenuto) ma si poteva fare senz'altro meglio». Stefano Ambu