Nella frazione c'è solo una guardia medica per trentamila abitanti
«Serve un poliambulatorio»
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Il titolo di frazione le sta sempre più stretto. Pirri è diventata una vera città a cui manca, però, un poliambulatorio specialistico.
A denunciarlo sono il consigliere comunale del Pdl Maurizio Porcelli (che ha presentato sul tema un'interrogazione al sindaco Zedda e all'assessore alle Politiche sociali Susanna Orrù) e i rappresentanti della Municipalità, Sandro Scanu (Udc) e Loredana Lai (Pdl). Dallo scorso sabato i tre hanno dato il via a una raccolta firme, appoggiata già da centinaia di persone che chiedono un polo medico a disposizione della cittadinanza. A Pirri risiedono quasi trentamila persone che oggi lamentano la carenza dei servizi fondamentali: primi fra tutti quelli sanitari.
GUARDIA MEDICA «L'unica struttura presente è la guardia medica ospitata nei locali della scuola elementare in via Santa Maria Chiara - spiega Porcelli - su un territorio così densamente popolato, è assolutamente necessaria la presenza di presidi specializzati come un Centro di salute mentale, un consultorio ginecologico per la prevenzione oncologica e un servizio di assistenza protesica». La vita all'ombra del capoluogo si fa sempre più problematica. Il 30% dei cittadini pirresi ha un'età compresa tra i 19 e i 29 anni e circa un quinto della popolazione appartiene alla fascia della terza età. Migliaia di persone con esigenze e patologie diverse. Chi deve sottoporsi a visite specialistiche però è costretto a farlo nei centri del capoluogo, in via Romagna o in viale Trieste, affrontando lunghi spostamenti e liste d'attesa di mesi.
LA SOLUZIONE Porcelli indica anche una soluzione. «Abbiamo individuato dentro il parco dell'ex distilleria un'intera ala libera e pronta all'uso, ideale per ospitare un poliambulatorio specialistico che soddisferebbe tutte le richieste dei cittadini». In una lettera indirizzata all'assessorato regionale alla Sanità e alla Direzione generale della Asl 8, Porcelli ha sollecitato l'apertura di un tavolo di trattative con il Comune.
La Municipalità è in costante crescita e il progressivo decentramento delle strutture sanitarie fondamentali è un passo necessario per soddisfare i bisogni di migliaia di residenti che, in questo modo, si sentono sempre meno cagliaritani.
Luca Mascia