Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La resurrezione degli “indie”

Fonte: L'Unione Sarda
13 ottobre 2008

Musica. La tre giorni del Karel Expò a Cagliari ha confermato la nuova vitalità dei gruppi indipendenti

Dai Zita Swoon ai Nielsa, da Ben Parker a Meg

Tre serate di musica al ritrovato Teatro Civico in Castello, due palchi (uno acustico, l'altro elettrico), una quindicina di artisti. Dopo la fragorosa inaugurazione dei Tambours Du Bronx all'Auditorium del Conservatorio lo scorso 4 ottobre, continua la marcia della rassegna Karel Music Expò, organizzata da Vox Day che, con il contributo delle istituzioni locali (Regione, Provincia e Comune) e forte di numerose partnership, è giunta quest'anno alla seconda edizione.
La dispensa della kermesse non si è ancora vuotata (continuano infatti le iniziative come i seminari musicali al Centro Giovani con Andrea Viti e Xabier Iriondo, già membri degli Afterhours, le selezioni e le eliminatorie del concorso per esordienti Sottosuoni e l'atteso main event di chiusura sabato 25 al Conservatorio con il concerto di Tricky), nella tre giorni il pubblico - che è stata una costante - ha potuto avere una panoramica su alcuni aspetti della nuova musica indipendente sarda, nazionale e internazionale. Di nuovo vivace e piena di buone promesse.
Dopo i magici anni Ottanta che ha visto uno stordente fiorire di etichette e gruppi cosiddetti “indie” (cioè indipendenti, quasi autogestiti, lontani dai media discografici più importanti) da cui sono nate sicuramente le migliori espressioni del pop-rock moderno, c'è stato un momento di sbandamento dovuto ai costi elevati e alla conseguente crisi delle etichette e delle case discografiche che non avevano nessun interesse a investire su artisti nuovi sconosciuti che non garantissero un cospicuo ritorno “di targa” , forse - è bene dirlo - anche a una leggera crisi del genere rimasto un po' soffocato dall'imperante rap americano e all'attacco di Internet e della musica scaricata.
La rinascita è ripartita, per contrappasso, proprio da quest'ultimo media. Il sottobosco musicale in realtà pullulava (e pullula) di realtà nuove e originali. Grazie alle Web radio (che propongono i tag: “Se hai ascoltato questo forse ti piacerà quest'altro”) e a quelle in streaming, a fenomeni come You Tube e My Space, ai blog e ai siti personali i nuovi talenti hanno avuto una vetrina grande quanto il mondo. Il passaparola e i commenti internettiani hanno fatto il resto e il velo è stato squarciato.
Ecco allora il post rock, i dj/musicisti dal talento raffinato e poliedrico, i nuovi cantautori del dopo punk, la nuova elettronica, le musiche “altre”. Del Karel Music Expò delle prime due sere già si è detto. L'ultima non ha differito per quanto riguarda lo stop da Cenerentola (lo stacco alle 24 per non turbare il sonno altrui) che purtroppo ha interrotto più di qualche emozione. Vale per gli Offlaga Disco Pax e Joe lally le prime due sere e vale, nell'ultima serata, per i belgi Zita Swoon, il nuovo multiforme progetto del chitarrista cofondatore dei dEUS Stef Kamil Carlens. Proprio quando ha dato fuoco alla platea (non ha caso uno dei brani si chiamava Hot, Hotter. Hottest ) con un colorato groove Seventy-oriented fatto di disco music e Blaxploitation, Rythm & Blues, Funky stravolto, tastiere Hammond e cori neri ha dovuto staccare i jack e salutare il pubblico.
Causa nebbia a Parigi invece l'aereo dei Black Sesame non è partito (problemi con aerei e aeroporti anche per Giorgio Canali e Vasco Brondi che hanno perso le loro chitarre nella selva dei bagagli e se le sono fatte prestare), ma in compenso i concerti in acustico dei nostri Vanvera (cantautore di Villacidro), dei Nielsa (da Carloforte) e dell'inglese Ben Parker non hanno deluso.
Meg, l'altro canto dei 99 Posse, che divideva i palchi con Luca “Zulu” Persico, dal 2004 (anno di uscita del suo primo disco da solista) ha un progetto tutto suo. La cantante napoletana ha virato verso un sound marcatamente elettronico (il nuovo disco uscito quest'anno si intitola Psycodelice ed è prodotto da mister Stylophonic), impostato su certe atmosfere a mezzo tra Bjork e la dance tecnologica: una voce delicata in mezzo ai bassi pestoni.
GIUSEPPE CADEDDU

13/10/2008