Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Lirico Fumata grigia sulle nomine in teatro

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 maggio 2012

CAGLIARI

ALTA TENSIONE Due consulenti per l’area amministrativa e artistica, oggi gli incarichi Scontro fra Zedda e Cualbu

 

Se ci fosse un comignolo, dal Lirico ieri sarebbe uscita una fumata grigia: il consiglio di amministrazione non ha “chiuso” su nessuna nomina. Unica certezza: il bando pubblico necessario per l’individuazione del nuovo sovrintendente. A luglio, salvo intoppi, la Fondazione potrà avere di nuovo una guida. A traghettare il teatro fuori dalle secche, secondo quanto emerso dalla riunione del Cda, ci penseranno i due consulenti (artistico e amministrativo) i cui nomi dovrebbero conoscersi oggi: incarichi a tempo, per tamponare l’assenza dei direttori artistico e amministrativo. L’assenza di dirigenti, nel teatro decapitato, aveva scatenato le polemiche: i sindacati avevano incalzato consiglio d’amministra - zione e presidente Massimo Zedda per prendere decisioni immediate. L’ulti - mo scossone porta la firma di Gualtiero Cualbu. Il costruttore, seduto nel cda per conto della Regione, con una lettera ha attaccato Zedda lamentando «poca chiarezza sulla perdita dei fondi Por», insieme alla mancata nomina del soprintendente e alle scarse notizie «sul completamento del Parco della Musica». Chiudendo poi con l’ul - timo affondo: «La prego di farci conoscere quali azioni siano state intraprese per evitare ulteriori danni al teatro e alla sua immagine». Secca la replica del primo cittadino: «Questo atteggiamento è incomprensibile da parte di un membro del cda che ricopre lo stesso ruolo da tantissimo tempo e in passato non ha mai posto con forza altre rilevanti questioni. Penso a quando al Lirico venivano buttati milioni di euro e nessuno diceva niente». La battaglia che si consuma tra sindacati, presidente e una parte del cda non è un mistero. E in questa circostanza, al di là della nomina dei dirigenti, la partita si giocherebbe sulla gestione del Parco della Musica, non ancora formalizzata ufficialmente, ma che fa gola a molti. L’idea originale del progetto appartiene all’ex numero uno di via Sant’Ale - nixedda Mauro Meli, il cui ritorno nei corridoi del Lirico è sponsorizzato dallo stesso Cualbu. E non è un caso che il suo nome sia spuntato tra i probabili successori di Di Benedetto. Ipotesi che trova però pochi appigli: il primo avversario è lo stesso Oscar Serci, ex sovrintendente “ad interim”, durato poco più di un mese. Per Francesco Verducci, vice responsabile nazionale del dipartimento Cultura del Pd, in città per un seminario sulla riforma del sistema lirico, «il caso cagliaritano è di rilevanza nazionale: è l’emblema della difficoltà, l’unica risposta può essere un salto di qualità». Da qui la necessità di una riforma che, per l’esponente democratico, deve basarsi su due cardini fondamentali: «Riorganizzazione e maggior controllo delle risorse con incentivi ai privati attraverso la defiscalizzazione e centralità del territorio. Prima delle persone bisogna pensare al progetto: da Cagliari può partirela riforma lirica