Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il Grande fratello sulla città

Fonte: L'Unione Sarda
22 maggio 2012

Progetto per la sicurezza che interessa anche l'hinterland: il via a settembre

Polizia e carabinieri collegati con 90 telecamere

Novanta occhi elettronici del Ctm a disposizione di Polizia, Carabinieri e Guardia di finanza. In diretta, per garantire una sicurezza maggiore ai cittadini e permettere così un intervento rapido, se necessario. Il Grande Fratello, da settembre le telecamere installate nell'Area vasta di Cagliari saranno 90, di queste 67 solo in città, permetterà agli investigatori di ispezionare incroci e strade davanti ai monitor.
PREFETTURA Fino a oggi le forze dell'ordine potevano visionare le immagini del Ctm a rapina, scippo o fatto di sangue avvenuto. Grazie al protocollo d'intesa che verrà firmato oggi in Prefettura, le centrali operative delle forze di polizia avranno uno sguardo continuo su gran parte della città e dell'hinterland. Un progetto pilota per tutta l'Italia.
Una novità importante annunciata dal prefetto Giovanni Balsamo, promotore dell'iniziativa. Alle 11, nella sede della Prefettura di viale Buoncammino, si ritroverà con i sindaci di Cagliari, Assemini, Decimomannu, Elmas, Monserrato, Quartu Sant'Elena e Selargius, con il questore Luigi Savina, con i comandanti provinciali dei Carabinieri e della Guardia di Finanza e con i responsabili del Ctm e dell'Arst (che gestisce due telecamere). Tutti firmeranno il protocollo d'intesa per la «gestione del sistema di video sorveglianza dell'Area vasta di Cagliari coordinata con i profili di interesse operativo delle Forze di polizia». Di fatto gli obiettivi delle telecamere installate nel capoluogo e nell'hinterland saranno invieranno le immagini anche a Carabinieri, Polizia e Finanza. In diretta e non più in "replica", in caso di indagini o accertamenti.
SICUREZZA «L'iniziativa», fanno sapere dalla Prefettura, «prende avvio dal crescente aumento della domanda di sicurezza. Per questo servono adeguate misure di prevenzione. Una di queste sono i sistemi integrati di video-sorveglianza». Inutile spendere soldi per un nuovo progetto: «A Cagliari», aggiungono dagli uffici di viale Buoncammino, «esiste già una rete di telecamere utilizzate dalle aziende dei trasporti per il controllo del traffico. Chi firmerà il protocollo ha raggiunto l'accordo sull'importanza strategica di potere disporre di un collegamento diretto fra tali telecamere e le sale operative delle forze di polizia». Un particolare importante: poliziotti, carabinieri e finanzieri potranno prendere visione, in tempo reale, di possibili situazioni di rischio e far scattare l'allarme. Inoltre sarà possibile conservare le immagini per alcuni giorni, a vantaggio di indagini. E in caso di situazione delicate sul fronte dell'ordine e della sicurezza pubblica, in un tempo limitato, si potranno chiedere controlli specifici in alcune zone.
TUTELA «Tutto», tengono a precisare dalla Prefettura, «nel pieno rispetto delle norme sulla privacy». Gli occhi elettronici già attivi sono una quarantina nell'Area Vasta. Entro settembre, secondo le previsioni del Ctm, diventeranno 90: di queste 67 saranno presenti nelle strade di Cagliari. Tutto realizzato grazie a una parte dei circa 30 milioni di euro ottenuti con i finanziamenti Por, frutto di un accorto tra Ctm, Comuni e Prefettura. Ogni telecamera è costata 5 mila euro: trasmette immagini a colori ad alta definizione, 30 fotogrammi al secondo. Fino a oggi hanno trasmesso le immagini alle sale operative del Ctm e dalla Polizia municipale. In futuro arriveranno anche sui monitor di Polizia, Carabinieri e Finanza. E dalla Prefettura sono certi: servirà a dare maggiore sicurezza ai cagliaritani. «Un'indagine», aveva fatto sapere tempo fa il direttore del Ctm, Ezio Castagna, «ha dimostrato che oltre il 70 per cento degli intervistati è disposto a rinunciare alla privacy per la sicurezza».
Matteo Vercelli