L'opinione

di Michele Ruffi
È sicuramente impopolare: difficile far digerire a chi va in ospedale, per qualsiasi motivo, un ticket sul parcheggio. Quello che ha cercato di spiegare ieri il manager del Brotzu Antonio Garau di fronte a dirigenti, assessori e consiglieri comunali però suonava più o meno così: prima le aggressioni erano all'ordine del giorno (vero), la gestione della sosta era completamente in mano ai parcheggiatori abusivi (vero) e i furti nelle auto non si contavano (vero).
Rimane qualche dubbio sul fatto che la soluzione delle strisce blu fosse l'unica a garantire la sicurezza nel piazzale dell'ospedale più importante della Sardegna. Le telecamere o un servizio di vigilanza avrebbero probabilmente risolto il problema senza gravare sulle tasche dei cittadini, ma solo su quelle del Brotzu. «In un momento del genere non ce lo possiamo permettere», ha detto il direttore generale in aula.
E allora? L'incontro di ieri è servito sicuramente a iniziare una trattativa. Il manager ha messo sul piatto la rimozione delle recinzioni abusive, il cambio degli orari delle visite e (forse) una porzione del parcheggio riservata alla sosta libera. Basterà?
Al momento sembra proprio di no. Il Comune vuole andare fino in fondo: tutte le opere realizzate in via Peretti non sono state autorizzate e vanno eliminate. Dopo l'ordinanza di una decina di giorni fa, il concetto è stato ribadito con una nuova diffida, che dovrà essere rispettata entro cinque giorni. La battaglia non è ancora finita.