Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

90 telecamere per la sicurezza

Fonte: Sardegna Quotidiano
22 maggio 2012

Prefettura

La città avrà mille occhi. Oggi i Comuni dell’area vasta e il Ctm firmano in Prefettura un protocollo sulla videosorveglianza. Va avanti il progetto voluto dal prefetto di organizzare al meglio il controllo della città e dell’hinterland, che a dicembre ha ottenuto un apposito finanziamento dalla Giunta Regionale. Il Ctm ha una rete di telecamere sistemate nelle principali strade di Cagliari, Quartu, Monserrato, Selargius, Quartucciu, Decimomannu ed Elmas che vengono utilizzate per il controllo del traffico. «Proprio in questi giorni stanno andando avanti le operazioni di collaudo per le nuove telecamere - spiega Ezio Castagna, direttore del Ctm - a fine progetto, che dovrebbe essere a settembre, avremo in tutto 90 telecamere sistemate per le strade, 67 delle quali nel territorio cagliaritano». Una vasta rete che dopo la firma di oggi in Prefettura potrà essere sfruttata anche dalle forze dell’ordine. «Per gli operatori di polizia sarà così possibile prendere visione, in tempo reale, di possibili situazioni di rischio emergenti o segnalate alle centrali operative - spiega una nota della Prefettura - la conservazione, per alcuni giorni, delle immagini registrate consentirà inoltre di risalire più agevolmente agli eventuali responsabili di azioni criminose poste in essere nei luoghi dove sono presenti le telecamere ». Negli ultimi mesi c’è stata un’escalation di crimine in città, le rapine sono diventata ordinaria aministrazione (anche se le forze dell’ordine hanno fermato alcuni dei responsabili), uno stupro in centro, risse, aggressioni e auto date alle fiamme: una lista lunga di episodi che la presenza delle telecamere potrebbe ridurre o, almeno, aiutare gli inquirenti nelle indagini. L’ultimo episodio è di una settimana fa quando tra piazza Matteotti e i portici di Palazzo Vivanet si è scatenata una rissa tra rumeni e Sconvolts, con una decina di giovani che hanno seminato il panico tra i passanti. Ma la scena è stata ripresa dalle telecamere sistemate sotto i portici e le immagini hanno permesso ai carabinieri di individuare e denunciare quattro sardi e tre rumeni. Ora il controllo sarà diretto, le forze dell’ordine potranno vedere in tempo reale le immagini riprese dalle novanta telecamere del Ctm, seguendo i punti critici della città e le fuga dei malviventi in caso di crimini. Ma non solo, le telecamere sparse nei Comuni del’hinterland potranno essere utilizzate anche per controlli specifici. «Allo scopo di poter meglio fronteggiare situazioni di particolare rilievo per l’ordine e la sicurezza pubblica - spiega la Prefettura - per limitati periodi di tempo, potrà inoltre essere richiesta la visione diretta di specifiche zone». Quello che verrà siglato oggi è un protocollo d’Intesa che si inserisce nel più ampio progetto “Cagliari città sicura” siglato nel 2007 dai Comuni dell’Area vasta, dalla Provincia e dalla prefettura alla presenza dell’allora vice ministro dell’Interno Marco Minniti. I progetti sono andati avanti e il 23 dicembre scorso, proprio il giorno in cui a Cagliari ci sono state quattro rapine, la Giunta regionale ha stanziato 300mila euro garantiti dai fondi Por per i “sistemi di videosorveglianza nella città di Cagliari e nei Comuni dell’hinterland ”. La firma di oggi tra gli enti interessati rientra proprio in quella direttiva con i fondi che sono stati stanziati per la Its Area Vasta, la società consortile fondata da Ctm e dai Comuni dell’hinterland, il cui amministratore unico è il direttore del Ctm. «Le nostre telecamere saranno ora a disposizione delle forze dell’ordine  spiega Ezio Castagna - e si aggiungono a quelle che abbiamo dentro i bus, siamo tra le poche città ad avere tutto il parco mezzi dotato di videosorveglianza». A febbraio in Prefettura è stato siglato un altro accordo che coinvolge gli istituti di vigilanza privata. In quella circostanza è stato creato un collegamento formale tra le guardie giurate e le forze di polizia. I vigilantes possono segnalare “la presenza di persone sospette, eventuali fughe dopo un delitto, auto o moto rubate e situazioni particolarmente significative di degrado urbano e disagio sociale”. Così come le forze dell’ordine possono visionare le riprese delle telecamere di sicurezza degli itsituti di vigilanza. Tutti tasselli per un maggiore controllo delle strade di Cagliari e dintorni.

M.Z