Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Anziani in aumento, giovani in fuga in cerca di una casa

Fonte: La Nuova Sardegna
22 maggio 2012

In dieci anni oltre novemila persone hanno scelto altri centri Crescono gli immigrati che recuperano i quartieri storici

DEMOGRAFIA»COME CAMBIA LA CITTA’




di Roberto Paracchini wCAGLIARI Il capoluogo dell’isola si spopola in continuazione, aumentano gli anziani e diminuiscono i giovani. In crescita anche le famiglie, ma non quelle tradizionali, e la presenza di immigrati. In particolare su una popolazione di 156.289 abitanti - dati al 31dicembre scorso - vi sono 18.213 persone con oltre 75 anni d’età. Cifra significativa che va letta in parallelo alla presenza ridotta di giovani da 0 ai 14 anni: 15.587. Mentre i residenti che hanno oltre 65 anni sono 38.084. Numeri contenuti nell’Atlante demografico di Cagliari 2011 (a cura degli uffici di informatica e statistica del Comune), che portano l’indice di vecchiaia ai vertici nazionali: 244,33. Il che significa che, statisticamente, vi sono due vecchi e mezzo ogni giovanissimo. Per avere un’idea va detto che l’indice nazionale è di 144,5 e in Sardegna di 158,6. I rioni con la popolazione più anziana sono Is Bingia-Terramaini, Cep, Fonsarda e Genneruxi (dove, rispettivamente, il 32,19; 32,11; 31, 28 e 31,06 per cento degli abitanti hanno da 65 anni in su). Mentre i quartieri con minor numero di anziani sono Is Campus-Is Corrias (9,19 per cento), Monreale (13,13), Sant’Elia nuovo (13,35) e borgo vecchio (13,90). Dal 2002 alla fine del 2011 gli abitanti di Cagliari sono passati da 165.404 a 156.289, un fatto che deriva non tanto dalla riduzione delle nascite ma dagli alti costi delle case, sia per l’acquisto che per l’affitto. La maggior parte delle giovani coppie, e non solo, «fuggono» dalla città verso l’hinterland. In parallelo crescono le famiglie con un solo componente: 30.039, seguite da quelle con due (17.785). Situazione che indica sia la presenza di molti anziani che vivono da soli, che quella di liberi professionisti che utilizzano l’abitazione come studio. Le famiglie numerose, invece, restano un ricordo del passato: quelle con sei componenti sono 546 su 72.397, con sette o più solo 275. Ma capita che il numero, più che dai figli, venga dato dalla presenza dei nonni (sono il due per cento quelle con due o più nuclei). Le donne nubili sono in aumento anche come capacità di vita: dai 95 ai 99 anni sono 62, mentre i celibi della stessa età si contano sulle dita di una mano. Decremento del numero degli abitanti in quasi tutti i rioni ad eccezione del quartiere Is Campus-Is Corrias, passato dai 2.146 abitanti del 2002 ai 3.363 del 2011. Si tratta di un agglomerato adiacente a Baracca Manna dove si è sviluppata prevalentemente edilizia “spontanea” (abusiva, poi regolarizzata) e dove manca ancora l’urbanizzazione. Quindi i prezzi sono più bassi che altrove. Stesso discorso per il rione Villa Doloretta (da 1.679 a 1.723). Reggono, invece, i rioni storici, ma per due motivi. Il primo è perché il grosso dello spopolamento di questi quartieri è anteriore a dieci anni fa, il secondo è dovuto alla presenza degli immigrati che risiedono soprattutto nel centro storico. Dal 2002 al 2011 gli stranieri che hanno scelto Cagliari come loro residenza sono passati da 1.981 a 5.929. Con una presenza significativa (in rapporto al numero degli abitanti) a Villanova (744), Marina (402) e Stampace (657): luoghi in cui molte di queste persone hanno dato vita ad attività economiche autonome (soprattutto a Marina). Per chi viene da fuori dall’Italia il rapporto tra chi ha oltre 65 anni e i 0-14 è invertito: gli anziani sono 132 e giovanissimi 733. Grazie agli immigrati, insomma, questo tipo di rapporto potrebbe essere riequilibrato.