Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il Consiglio di Stato: l’anatra di Zedda non è zoppa

Fonte: Sardegna Quotidiano
18 maggio 2012

 

 LA SENTENZA Palazzo Spada si pronuncia in via definitiva sul ricorso: la maggioranza è quella di centrosinistra

 IL COMMENTO Il sindaco parla a un anno dall’elezione: allora i fenicotteri stavano nascendo nel parco, ora spiccano il volo  

 

Comune

 

 L’anatra non è zoppa. Massimo Zedda può camminare per il municipio saldo sulle sue gambe e con la certezza di una maggioranza certificata dal Consiglio di Stato. La sentenza dei giudici amministrativi romani arriva a un anno e un giorno da quel 16 maggio 2011, data del primo turno delle elezioni che avrebbero consegnato Cagliari, due settimane dopo, a un sindaco di centrosinistra dopo lustri di governo targati Forza Italia- Pdl. Subito, da prima della proclamazione della vittoria su Massimo Fantola, gli sconfitti del centrodestra avevano fatto i conti col pallottoliere. Zedda, dicevano, non ha la maggioranza in Consiglio comunale: le liste collegate a Fantola, sostenevano, avevano incassato più del 50 per cento dei voti espressi dai cagliaritani. Soglia che, secondo la legge elettorale, non fa scattare il premio di maggioranza che garantisce la stabilità del governo della città. Insomma: il sindaco avrebbe dovuto guidare una giunta di centrosinistra costretta a fare i conti con un consiglio composto per la maggior parte da eletti nell’altro schieramento. Zoppo come l’anatra, quindi. Su questa motivazioni si è basato il ricorso al Tar presentato da alcuni candidati di centrodestra rimasti fuori da Palazzo Bacaredda. I giudici di piazza del Carmine si sono espressi da tempo: la commissione elettorale, avevano scritto, ha agito bene. Perché, diceva la sentenza, il numero di voti sul quale bisogna basare calcoli, per stabilire la soglia del 50 per cento, è quello espresso sui candidati sindaco (92.893) e non quello sulla somma dei candidati consiglieri nelle liste (84.714). E col primo parametro le liste collegate a Fantola si sarebbero fermate al 48 per cento. Il Consiglio di Stato, davanti al quale si sono appellati gli esclusi insoddisfatti in primo grado, ha ribadito il concetto in 19 pagine di sentenza, che chiudono la vicenda. Ecco la sintesi del verdetto di palazzo Spada: il legislatore parla di “cifra elettorale” quando intende preferenze di lista e di “voti validi” quando si riferisce a ogni indicazione che sia stata espressa correttamente sulla scheda. E siccome l’attribuzione del premio di maggioranza si basa sui “voti validi”, così dice la legge, si conteggia su 92mila e pasa e non sugli 84.714 attribuiti alle liste. Inoltre i giudici privilegiano la governabilità degli enti. Zedda commenta così la sentenza: «Un anno fa, quando venne fuori l'ipotesi dell'anatra zoppa, assistevamo a una nascita record di piccoli fenicotteri nel Parco di Molentargius. Oggi arriva la sentenza che conferma la maggioranza di centrosinistra, e a Molentargius i fenicotteri appena nati sono ancora di più: aspettiamo di vederli spiccare il volo. La storia dell'anatra zoppa non ci ha mai distratto, abbiamo sempre lavorato serenamente e seriamente. Continuiamo a farlo, convinti che da questa crisi si possa uscire solo tutti assieme». E. F.