Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Cualbu in Regione ma non per l'accordo

Fonte: L'Unione Sarda
10 ottobre 2008

Tuvixeddu. Ieri il patron di Coimpresa in viale Trento ma la trattativa non è ancora partita



Quando ieri mattina Gualtiero Cualbu, patron di Coimpresa, si è presentato negli uffici della Regione, i testimoni hanno ipotizzato una svolta epocale. Un incontro per sancire la pace o, per lo meno, per trovare un accordo su Tuvixeddu tra l'impresario e la giunta regionale? Niente di tutto questo: ieri mattina, Cualbu si è presentato in viale Trento esclusivamente per sbrigare una serie di adempimenti burocratici. Niente incontri al vertice, nessun abboccamento: la verità è che i rapporti tra l'impresario cagliaritano e la Regione continuano a essere ancora tesi. Inutile farsi troppe illusioni: l'eventuale accordo - ammesso che possa davvero arrivare - è ancora lontanissimo.
A gettare acqua sul fuoco degli entusiasmi Giuseppe Cualbu, figlio di Gualtiero. «Nessuna novità, purtroppo nessuna novità», sospira. Non soltanto non c'è alcun accordo. I rappresentanti di Coimpresa non sono neanche certi del fatto che ci sia un reale volontà di raggiungerlo. «Intanto», prosegue Cualbu, «dobbiamo capire se c'è un reale interesse a trovare un accordo».
La partita non è assolutamente cambiata: Coimpresa vuole andare avanti nella realizzazione dei suoi progetti. Secondo gli impresari, la situazione può mutare soltanto se dalla Regione arrivano segnali importanti. «Noi abbiamo dalla nostra tre sentenze favorevoli. Quindi abbiamo il diritto di proseguire quello che abbiamo iniziato».
E, in particolare, Coimpresa si fa forte delle carte che ha in mano. «Il nostro obiettivo? Portare a compimento l'Accordo di programma sottoscritto tra noi, la Regione e il Comune». Niente di nuovo, dunque, sotto il sole di Tuvixeddu.
Anche se, a dire il vero, l'impresa edile lascia un piccolo spiraglio aperto. Un minimo margine di manovra nel quale può essere trovato un accordo, se davvero c'è la volontà di chiudere definitivamente questa intricata faccenda. «Se la Regione è realmente interessata ad acquisire una porzione della nostra area, ce lo deve far sapere». A quel punto, le due parti potrebbero, ipoteticamente, sedersi a un tavolo delle trattative. Che, comunque, si preannuncia irto di difficoltà: in primo luogo, perché Coimpresa si ritiene danneggiata dallo stop ai lavori e vuole ottenere un riconoscimento economico per questi rallentamenti.
Non a caso, le “diplomazie” delle due parti hanno già avuto qualche abboccamento: a fare il primo passo è stata la Regione. Ma le proposte avanzate dall'amministrazione non hanno certamente fatto breccia in Coimpresa. Prima di mettersi a un tavolo per cercare un accordo, l'impresa vuole avere rassicurazioni che, almeno per il momento, non arrivano dagli uffici di viale Trento. ( mar.co. )

10/10/2008