Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Il sindaco e l'arcivescovo

Fonte: L'Unione Sarda
15 maggio 2012

Prima apparizione ufficiale per il prelato: «Bisogna collaborare»
 

Arrigo Miglio: «Abbiamo avviato un dialogo»
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Lo hanno definito il vescovo del lavoro. Lui, con una battuta dal sapore amaro, ribatte: «Al massimo sono quello del non lavoro, vista la situazione che stiamo passando». Arrigo Miglio, neo arcivescovo, si presenta per la prima volta in veste ufficiale alla presentazione di “Migramed”, la tre giorni di approfondimenti sul tema dell'immigrazione e dell'accoglienza in programma al college universitario Sant'Efisio da domani e fino a venerdì prossimo, nel corso della quale ci sarà l'incontro tra le Caritas del Mediterraneo. Il religioso ha anche parlato dei suoi rapporti col sindaco Massimo Zedda.
L'AVVICINAMENTO «Con il primo cittadino - ha detto Miglio a margine dell'incontro - ho trascorso alcune ore nel giorno di Sant'Efisio e abbiamo avuto modo di parlare di vari argomenti». I rapporti sembrano andare nella giusta direzione, dunque: «Abbiamo avviato un dialogo e c'è l'intenzione di continuarlo». Rimane la distanza su alcuni argomenti come le unioni civili e le nozze gay: «Alla base del pensiero della Chiesa ci sono motivazioni di tipo etico e sociale - spiega l'arcivescovo - bisogna considerare il ruolo della famiglia composta da uomo e donna all'interno della società, e sono da mettere in conto tutte le conseguenze di un declassamento di questo ruolo». Tra l'altro, sempre secondo Miglio, con l'insostituibilità della famiglia tradizionale «non si vuole assolutamente pregiudicare i diritti individuali delle persone».
IL LAVORO «Voglio collaborare con tutti per far crescere le occasioni di lavoro - afferma Miglio - dobbiamo crescere, e intanto bisogna iniziare ad aiutarsi. In città ho trovato una situazione vivace, c'è la coscienza di essere al centro del Mediterraneo, anche dal punto di vista culturale». Poi insiste sul principio di collaborazione collegiale che ci deve essere in Sardegna: «Tra l'altro sto conoscendo e cercando di imparare, ci sono tutte le premesse per una cooperazione collettiva».
L'IMPEGNO Le basi per far sì che si possa lavorare per aumentare l'occupazione, secondo l'arcivescovo, ci sono: «Ho trovato una Chiesa animata da un grande spirito di collaborazione - fa sapere il religioso - e una base culturale vivacissima». Poi spiega come sia la storia a insegnare che il capoluogo è al centro del Mediterraneo non solo da un punto di vista geografico ma anche storico: «Basta considerare i Fenici, Sant'Agostino - conclude Miglio - già a quei tempi rapporti e scambi con le altre sponde del mare erano una consuetudine».
L'IMMIGRAZIONE Da Miglio è inoltre partito un appello affinché le autorità nazionali «facilitino l'acquisizione della cittadinanza italiana per il figli degli immigrati nati nel nostro suolo». La Chiesa, ha spiegato l'arcivescovo, respinge l'equazione troppo spesso diffusa «tra immigrazione e criminalità». (p.c.)