Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Rubavano il rame dal cimitero

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2012

SAN MICHELE. I furti erano continui e sparivano anche le lettere di bronzo dalle lapidi

Fermati con 180 vasi sull'auto. In cella anche il custode

I furti nel cimitero di San Michele erano diventati troppi. Così gli uomini della Polizia municipale hanno iniziato appostamenti di giorno e di notte, piazzando anche delle telecamere per smascherare i ladri che svuotavano il camposanto di vasi in rame, statue e arrivando a staccare dalla lapidi le lettere in bronzo dei nomi dei defunti. Un'indagine conclusa ieri con l'arresto, in flagranza, di tre insospettabili. In manette sono finiti il custode del cimitero Sergio Murtas, 54 anni dipendente comunale, Massimiliano Muscas (41) assunto nella società Multiservizi, controllata dal Comune, e Walter Sitzia (46) di Capoterra.
I tre, difesi dagli avvocati Daniela Ciccu (per Sitizia e Murtas) e Alessandro Melis (per Muscas), sono accusati di furto aggravato. I vigili urbani della sezione di Sant'Avendrace negli ultimi mesi avevano raccolto una serie di segnalazioni. I sospetti si sono concentrati in particolare sul custode e sul dipendente della società del Comune. Per questo le indagini della Polizia municipale sono state delicate, trattandosi di colleghi dell'amministrazione.
Ieri, verso le 14, i vigili urbani hanno fermato la Nissan Qashqai di Sitzia. Con lui c'era Muscas. Uscivano, senza alcun permesso, dal cimitero di San Michele. Nel bagagliaio la refurtiva: 180 vasi di rame. Un'ottantina di chili per un valore di circa 500 euro. I due sono stati fermati ed è finito in manette anche Murtas: il custode che secondo le accuse, era un complice attivo, permettendo inoltre l'ingresso e l'uscita dell'auto di Sitzia. Il pm di turno ha disposto l'arresto. Le indagini vanno avanti per verificare se i furti precedenti siano stati commessi sempre dalla stessa banda.
Matteo Vercelli