Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Calamosca, relazione in Procura sulle barriere

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2012

Chiuse le aree sterrate: ipotizzata l'occupazione illegittima del suolo


Il Comune non avrebbe nessun titolo per recintare e chiudere le aree sterrate di Calamosca utilizzate come parcheggi durante l'estate: i carabinieri della stazione di San Bartolomeo, che lunedì erano stati chiamati dai gestori dello stabilimento la Paillote per impedire il posizionamento delle barriere di cemento, hanno inviato una dettagliata «informativa» alla Procura della Repubblica. Nella relazione si ipotizza l'occupazione abusiva del suolo e la violazione delle norme che tutelano il paesaggio.
Ieri i militari hanno sentito Demanio militare, Capitaneria, Comune e tutti gli enti coinvolti nella vicenda. E avrebbero scoperto che il Municipio non avrebbe inviato nessuna comunicazione sui lavori fatti ai titolari delle aree. La strada che dall'hotel porta allo stabulario segna il confine tra le competenze del Demanio (a sinistra) e della Capitaneria (verso il mare). Quindi il posizionamento delle barriere sarebbe irregolare e tra l'altro sarebbe stato portato a termine in un'area vincolata sotto il profilo paesaggistico.
Lunedì l'assessorato ai Servizi tecnologici aveva recintato gli sterrati di Calamosca che nelle scorse settimane erano stati ripuliti dai rifiuti abbandonati durante l'inverno. La decisione è arrivata perché, nonostante la proprietà dei terreni sia del Demanio, il Comune «può intervenire a tutela di qualsiasi area, quando ci sono ragioni igienico-sanitarie», come ha spiegato nei giorni scorsi l'assessore Pierluigi Leo. Intanto ieri il consigliere comunale del Pdl Maurizio Porcelli ha presentato un'interrogazione per chiedere alla Giunta e al sindaco di riasfaltare la strada, «percorsa specialmente nel periodo estivo da coloro che accedono alle strutture ricettive». ( m.r. )