Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Zedda: «Il Brotzu liberi i parcheggi»

Fonte: L'Unione Sarda
10 maggio 2012

Continua la guerra sull'area di sosta a pagamento: il sindaco ordina la demolizione delle recinzioni

Il Comune: le opere sono abusive. La direzione: ricorreremo al Tar

Ormai è guerra aperta: in trincea si combatte con ultimatum, ordinanze e - prossimamente - ricorsi al Tar. Il sindaco impone al Brotzu la «demolizione delle opere abusive accertate dagli uffici comunali e il ripristino della situazione originaria nell'area dei parcheggi dell'ospedale». La direzione generale dell'azienda ospedaliera si lamenta per «i modi spicci» e si ipotizza un ricorso al Tar contro il documento, notificato qualche giorno fa, che prevede un termine di novanta giorni entro i quali le strutture costruite per circondare e far funzionare l'area di sosta a pagamento dovranno essere smantellate.
LE IRREGOLARITÀ L'ordinanza è chiara e secondo il Comune nel piazzale di fronte all'ospedale ci sono diverse irregolarità: «Dagli accertamenti tecnici partiti dopo la comunicazione di inizio lavori sono emersi alcuni interventi abusivi: in particolare lo spartitraffico in cemento, le sbarre regolatrici del traffico e il palo su cui è montata la telecamera di sorveglianza, tutte opere posizionate sulla strada che collega via Peretti al Brotzu sulla semi-carreggiata nel territorio di Cagliari». Sarebbero abusive anche «le due sbarre, le due colonnine per la loro apertura e chiusura e il palo su cui è montata la telecamera di sorveglianza posizionata nell'aiuola spartitraffico che separa le due semi-carreggiate al confine tra il Comune di Cagliari e quello di Selargius». Il sistema di utilizzo (a pagamento) dei parcheggi e la distanza dall'ospedale poi sarebbero in conflitto con le norme attuative del Puc. Ancora: le opere edilizie sono state realizzate «su immobili vincolati da leggi statali e regionali» e soprattutto senza autorizzazione edilizia e paesaggistica.
LA DIREZIONE DELL'OSPEDALE La posizione del direttore generale del Brotzu Antonio Garau però non cambia di una virgola rispetto alle scorse settimane: secondo l'azienda ospedaliera non c'è nessuna irregolarità e i parcheggi a pagamento sono legittimi. «Agiremo secondo quello che prevede la legge», dice Garau, «e se l'ordinanza è corretta la rispetteremo. Ma io sono sempre convinto che non ci siano abusi. Mi sarei aspettato maggior correttezza da parte del Comune, perché la risposta negativa alla nostra richiesta di autorizzazione è arrivata l'ultimo giorno utile». Il direttore generale ipotizza un ricorso alla magistratura amministrativa: «Stiamo verificando se l'ordinanza è legittima. In caso contrario, ci rivolgeremo al Tar». Garau attribuisce al Municipio una «scarsa collaborazione» e ripete più volte: «Io non faccio questo lavoro per interessi personali o privati. Io faccio l'interesse pubblico, perché chi viene in ospedale possa avere un servizio di livello».
Michele Ruffi