Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

In forte crescita gli affari col Maghreb e il Medio Oriente

Fonte: La Nuova Sardegna
10 maggio 2012

 
Esportazioni da parte del settore minerario e agricolo I progetti di Unioncamere e dell’Autorità portuale 
 
LA CRISI»GUARDANDO ALL’AFRICA 
 
 
 
 
di Stefano Ambu wCAGLIARI L'uscita dalla crisi? Dall'altra parte del Mediterraneo, nord Africa e Medio Oriente. E anche un po' più in là, nel Golfo Persico. Edilizia, agricoltura, alimentari, ma anche tecnologia: lo sguardo di molte aziende della provincia di Cagliari guarda ai nuovi mercati del mondo arabo. Soprattutto Maghreb, con un giro d'affari nell'export di 158 milioni con l'Algeria. Ma anche gli scambi commerciali con la Tunisia sono in forte crescita. C'è speranza e qualche possibilità anche nel mondo arabo più ricco come testimonia l'incremento - i dati sono di Cielo, Cruscotto informativo sulle economie locali, di Unioncamere - della percentuale di esportazioni con “Vicino e medio oriente”: crescita del 25,8 per cento nel confronto tra 2011 e 2010. E non è poco: quest'aumento è uno dei pochi segnali positivi che si registrano nel confronto i numeri dei dodici mesi precedenti. Alto anche il volume di traffici e affari in entrata sia con l'Africa, sia con il Medio Oriente che registra un'impennata nel confronto con i dati del 2010. Sempre guardando al Golfo Persico la chiamata alle imprese sarde, lanciata in un recente incontro alla Camera di Commercio di Cagliari, per far decollare un mega shopping center a Doha, nel Qatar, per quanto inedita, è pur sempre un segnale che le cose stanno cambiando. Tra le coordinatrici del maxi-ponte con la Sardegna la giovane imprenditrice Erika Pisu, della Bc Marmi, azienda di Quartucciu, che ha già allargato la sua sfera d'azione al Qatar. Quello che intende fare anche Sergio Deiana, imprenditore dell'azienda Feudo sardo, di Villaspeciosa. La sua intuizione? Portare la carne, rispettando usanze e religioni locali che non prevedono l'utilizzo di prodotti suini, al mondo arabo. “Siamo pronti - spiega - ad aprire uno stabilimento in Qatar. Che cosa offriamo? Il nostro know how nel campo del prodotto stagionato e dei "preparati". Un'esperienza nata in questi anni, ormai molto più che una scommessa. "Un mercato da quattro miliardi di persone- spiega Deiana - anche noi possiamo dire la nostra». Un fenomeno che cresce. La conferma arriva da Mondino Schiavone, delegazione Camera di Commercio della Lega Araba: «Stanno crescendo- spiega - soprattutto i rapporti commerciali con il Maghreb: le testimonianze sono tantissime. Un processo quasi inevitabile: le imprese sarde, di fronte alla crisi, per non soccombere cercano nuovi mercati. E quello del mondo arabo ha esigenze che gli imprenditori della nostra isola possono soddisfare, dall'edilizia, all'agroalimentare. Ma anche nel campo dell'alta tecnologia. Stiamo aspettando dalla Regione due bandi sull'internazionalizzazioneche potranno risultare molto importanti in questa direzione». Molto importante anche la collaborazione con l'Autorità portuale di Cagliari: «Si sta muovendo - spiega Schiavone- molto bene all'interno delle nuove dinamiche guardando con attenzione proprio al nord Africa». Non è un caso che il presidente Piergiorgio Massidda sia in questi giorni a Montevideo per stringere un accordo con lo scalo sudamericano. Un patto strategico proprio per i rapporti commerciali tra Sardegna e Maghreb: il porto di Cagliari, con quest'intesa, diventerebbe hub nel Mediterraneo proprio di Montevideo. Interessata a piazzare le proprie merci, carne in primis, soprattutto in nord Africa. Anche la Camera di Commercio guarda, come sottolineato in più occasioni dal presidente Giancarlo Deidda, verso il Maghreb. E nell'operazione nord Africa potrebbero presto essere coinvolti anche l’aeroporto e la Fiera.