Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Mercato Addio alleanza si scioglie il consorzio

Fonte: Sardegna Quotidiano
7 maggio 2012

 LA ROTTURA Dopo quattro anni di tentativi finisce l’avventura del “Centro commerciale naturale San Benedetto”. Lo sfogo dell’ex presidente Masella: «Ognuno pensa solo al suo orticello»  

Dopo quattro anni si scioglie il consorzio “Centro commerciale naturale San Benedetto”, realtà che rappresentava gli oltre duecento operatori del mercato. L’ennesimo fulmine in un cielo, quello del commercio cittadino, da troppo tempo tutt’altro che sereno. L’ormai ex presidente del consorzio Sergio Masella, in carica da due anni, ieri mattina aveva convocato una riunione con tutti i venditori del mercato, interni e esterni. La speranza era quella di poter iniziare un confronto costruttivo, soprattutto dopo le accuse lanciate dallo stesso Masella verso i suoi colleghi. Colpevoli, secondo il presidente «di disinteressarsi delle sorti del mercato in generale, badando solamente al proprio orticello personale » .

LE ACCUSE AI COLLEGHI Nel parco di via dei Donoratico scelto per l’incontro, Masella ha deciso di chiudere il consorzio. Con lui escono di scena anche il vicepresidente Sergio Podda, il segretario Franco Cocco, il tesoriere Tino Crabu e i due consiglieri Ugo Tuveri e Carmelo Monni. Un matrimonio forse mai iniziato, quello tra Masella e i venditori del mercato. Gruppi di acquisto per abbattere i costi dei prodotti, promozioni mensili per i clienti, gemellaggio con i mercati vecchi dell’Europa, sistemazione dei parcheggi intorno al mercato e degli ambulanti esterni. Idee destinate a restare tali. Nei momenti successivi alla proclamazione del de profundis del “Centro commerciale naturale San Benedetto”, Sergio Masella sceglie di levarsi qualche sassolino dalle scarpe. Anche se le sue parole hanno più l’effetto di pesanti macigni scagliati contro i suoi colleghi. «Prevedevo che non sarebbe venuto nessuno, inizio a pensare che ci sia un disegno oscuro calato dall’alto per sabotarmi. Non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire», attacca, «se il mercato non è mai decollato è perché ogni operatore vede solo il proprio cassetto dei guadagni e resta ancorato a vecchie retoriche e modi di agire. Bisogna guardare al di là del proprio naso, chi opera nel mercato è invece talmente autolesionista che si dà la zappa sui piedi da solo». Il presidente dell’ex consorzio non risparmia critiche agli operatori anche per tutti quei progetti mai decollati.

IL FUTURO E LA POLITICA «Il futuro del mercato dovevano essere i consorzi aggregati tra loro, il ponte di azione con l’Europa e la nascita di gruppi di acquisto, la struttura doveva diventare il fiore all’o cchiello della città, l’ho ripetutamente detto agli operatori, ma loro non l’hanno mai voluto capire». La certificazione della morte del consorzio sarà questione di giorni, e le ultime considerazioni di Masella riguardano il mondo della politica. «Continuerò a dialogare con l’assessore comunale alle Attività produttive, Barbara Argiolas, stimo il suo operato Quest ’amministrazione comunale sta facendo di tutto per aiutarci - conclude Masella - sono sicuro che continuerà a farlo anche dopo questo mio passo indietro».

Paolo Rapeanu