Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Monumenti aperti, la città riscoperta

Fonte: La Nuova Sardegna
7 maggio 2012



Taglio del nastro, alla presenza di sindaco e prefetto, nella chiesa restaurata della Purissima




CAGLIARI Almeno duecento persone al via. Ma alla fine della due giorni (oggi giornata conclusiva) tra i tesori di Cagliari il bilancio parlerà secondo tradizione di migliaia di visitatori. La maggior parte dei cagliaritani che ieri hanno partecipato all'inaugurazione della sedicesima edizione Monumenti aperti la Chiesa della Purissima, parte alta di via Lamarmora, non l'aveva mai vista. «La chiave di volta– ha detto il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, presente al taglio del nastro insieme al prefetto Giovanni Balsamo – per la città non saranno gli alberghi sul mare, ma la valorizzazione e il recupero di spazi come la Chiesa della Purissima. Il cemento lo si può riprodurre ovunque, mentre le bellezze culturali, ambientali e paesaggistiche no». Il restauro della Purissima era iniziato negli anni Ottanta, ma decisiva è stata l'accelerazione degli ultimi trentasei mesi. L'edificio fu costruito probabilmente dopo il 1540, anche grazie alla donazione di alcuni nobili cagliaritani, sull'impianto di una chiesa romanica. Nel 1933 fu assegnato alla congregazione delle Ancelle della Sacra famiglia che tuttora la custodisce. Tra i siti che sarà possibile visitare in questi due giorni c'è anche Tuvixeddu. Grande assente invece l'Anfiteatro Romano. Novantaquattro i luoghi di interesse della mappa disegnata dagli organizzatori della manifestazione, l'associazione Imago Mundi e l'assessorato alla Cultura del Comune. L'edizione di quest'anno è dedicata a Roberto Coroneo, il preside di Lettere da sempre grande sostenitore di Monumenti aperti, scomparso a gennaio. Idealmente sarà la guida della Chiesa di San Francesco di Stampace. I numeri dell'iniziativa quest'anno ribattezzata Sentieri (in)interrotti: 94 siti compreso il telescopio di San Basilio, 3500 volontari di 178 tra gruppi, associazioni, enti e scuole che si prenderanno cura dei visitatori. Le novità di quest'anno sono nove. Oltre Tuvixeddu, San Francesco di Stampace, il telescopio e la Chiesa della Purissima, c'è il percorso del '900 in via Pola. Poi il parco di Monte Claro, l'area archeologica della chiesa di Santa Lucia, la pinacoteca del Convento dei Frati minori di Santa Rosalia e la scuola elementare Carlo Felice. Nel programma c'è di tutto: percorsi naturalistici alla Sella del diavolo e al Colle di Sant'Ignazio, concerto-omaggio a Sant'Efisio al Lirico e racconti. (s.a.)