Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La lettera d’invito alle famiglie rom firmata da Zedda

Fonte: Sardegna Quotidiano
3 maggio 2012

LO SCHERZO

 

«Ci ha invitati il sindaco, ecco la lettera»: un gruppo di rom, alcuni adulti e un numero imprecisato di bambini, si è presentato all’ingresso del municipio, poco prima del passaggio del cocchio del santo. In mano i più grandi avevano un foglio che, dopo una premessa sulla scelta di risparmio negli allestimenti per la festa, recitava: «Lei sarà gradito ospite di quest’amministrazione durante un rinfresco offerto al secondo piano del palazzo comunale (Sala Figari) alle ore 11». Una missiva recapitata, pare, a molti inquilini del campo sulla 554, roulotte per roulotte, da qualcuno che sembrava un messo comunale. Vista l’apertura del Comune nei loro confronti, e considerate le politiche di inclusione delle quali tanto si parla a palazzo Bacaredda, i rom avranno pensato: perché no? E allora via, in gruppo, a mangiare due dolcetti nella sala Figari e assistere al passaggio di Sant’Efisio dal posto d’onore. Chi se li è trovati davanti ha guardato incredulo la lettera di invito, che portava la firma di Massimo Zedda. O meglio: la firma scannerizzata del primo cittadino. Perché quell’invito era un falso confezionato ad arte, pare, dai misteriosi affiliati della Loggia del Toson D’Oro, una cricca di burloni cagliaritani, con molte entrature in municipio, che colpisce solo a ridosso del primo maggio. Una delle loro vittime era stato il consigliere comunale Edoardo Tocco che, con la gioia di essere nominato Alter Nos, alcuni anni fa, dovette fare i conti con un falso ricorso al Tar, architettato dalla loggia, che metteva in discussione la sua compatibilità con un ruolo tanto importante. Dopo un primo periodo di smarrimento Tocco la prese bene, anche se da allora cerca di capire chi fosero gli autori del tiro mancino. Martedì nel mirino è finito il sindaco, con la sua organizzazione per la sagra. Come è andata a finire con i rom? Mica potevano essere messi alla porta. Così è stato deciso di farli salire nella sala del rinfresco: mentre alcuni sono rimasti tra la folla, un gruppetto è salito ai piani alti del palazzo comunale. I bambini si aggiravano intimoriti tra tutte quelle persone. Uno scherzo riuscito, che porta il sigillo del Toson D’Oro.

E. F.