Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Il rito si è compiuto folla di fedeli alla festa dei tagli

Fonte: Sardegna Quotidiano
3 maggio 2012

Sant’Efisio

 

Risparmio e pioggia, le incognite su Sant ’Efisio sulle quali sono state stravolte le previsioni. È piaciuta alle migliaia di persone che hanno assistito alla festa l’idea di togliere le tribune dal Largo e le nuvole, che potevano rovinare la festa, hanno lasciato spazio al sole intorno alle 10, ora di inizio della processione. Ventuno traccas, ottantadue gruppi folk da tutta l’isola e più di duemila costumi hanno fatto prendere d’assalto Stampace. «Ogni anno non posso mancare, Efisio mi ha fatto una grazia particolare, lo seguirò nel suo percorso fino a venerdì», spiega Giovanna Caruso, fin dall’alba fuori dalla chiesetta di Stampace. In via Sant ’Efisio vive da ottantasette anni Maria Pia De Agostini. «Sant’Efisio è il mio vicino di casa, sono in piedi dalle sei del mattino per pregarlo», afferma mentre stringe tra le sue mani un’im - maginetta del martire guerriero, «mio figlio ha quarantaquattro anni e ha perso il lavoro, ieri sera ho pianto mentre ,con le preghiere, imploravo Efisio di fargli la grazia e ridargli un’occupa - zione». È arrivato da Amsterdam, città nella quale vive da 43 dei suoi 67 anni, Antonio Cogoni: «Ogni anno torno per vedere la processione, è un rito al quale sono molto legato», dice, «Sono contento che quest’anno non ci siano le tribune, potrò seguire la processione a piedi fino a Giorgino». È stata grande festa anche al Comune: dopo l’uscita di Francesco Ballero, l’Alter Nos, il sindaco Massimo Zedda ha ordinato di togliere le transenne che impedivano una possibile entrata dei cittadini dentro palazzo Bacaredda. «Il Comune è la casa di tutti i cittadini sardi e dei turisti, oggi più che mai sono i benvenuti, se vorranno entrare lo potranno fare liberamente«, afferma Zedda. Il sindaco si è intrattenuto anche con il nuovo arcivescovo, Arrigo Miglio. Entrambi, dopo il passaggio del cocchio in via Roma, hanno seguito il simulacro a piedi fino a Giorgino. «È la prima volta che partecipo alla Festa, sono molto emozionato nel vedere migliaia di persone spinte principalmente dalla fede», esordisce Miglio, «in tempi di crisi è giusto risparmiare, è stato tagliato sulle sfarzosità senza intaccare la festosità e religiosità del momento, il Comune ha fatto un ottimo lavoro». Mentre il Santo è già nella strada verso Giorgino, tira le somme dell’edizione 356 della Festa di Sant’Efisio anche l’assessore comunale al Turismo, Barbara Argiolas. «Abbiamo vinto la scommessa di voler ridare centralità all’aspetto religioso dell’evento, le migliaia di persone in giro lo confermano», sostiene la Argiolas, promettendo che «lavoreremo sulla prossima edizione fin dai prossimi giorni». Un drastico taglio anche al classico rinfresco in municipio. Solo due tavoli, uno con le bevande e l’altro con qualche vassoio di salati e dolci. L’an - no scorso, per fare un raffronto, il buffet aveva occupato tutto il tavolo dell’ex sala Giunta. «Abbiamo risparmiato ventimila euro sul rinfresco», ha spiegato Zedda.

Paolo Rapeanu