Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Alluvioni, ora le altre vasche»

Fonte: L'Unione Sarda
3 maggio 2012

Entro la fine del 2012 dovrebbero concludersi i lavori per la seconda struttura, ma ci sono dubbi
 

In via Stamira già finita la prima opera, ma i residenti tremano ancora
La parola alluvione, a Pirri, suona sempre come un incubo. Perfino in questa stagione, quando il rischio che il fenomeno possa ripetersi appare fortunatamente lontanissimo.
Ma il ricordo di quel che accade il 22 ottobre del 2008, quando la frazione fu devastata da un'ondata di acqua e fango, è sempre drammaticamente vivo. Il volto nuovo di Pirri, a quasi quattro anni di distanza da quella terribile alluvione, è quello tratteggiato da un piano predisposto per la messa in sicurezza del territorio che poggia su due pilastri: uno “emergenziale”, da attuare con il milione di euro stanziato dal Comune per il “Fondo per l'emergenza”, disponibile nel caso si rendesse necessario far fronte a una situazione di allarme, l'altro “strutturale", con la costruzione delle vasche di contenimento delle acque in via Stamira e via Socrate. Ultimati i lavori con la realizzazione della prima vasca da 1400 metri cubi in via Stamira e la pulizia delle caditoie nelle zone adiacenti la via Italia, restano ancora da costruire la seconda vasca in via Stamira, da 8600 metri cubi, e quella più grande di via Socrate.
Il piano triennale per le opere pubbliche (2011-2013) approvato dalla vecchia amministrazione comunale, prevedeva risorse per «interventi infrastrutturali per la salvaguardia di Pirri» per 11,5 milioni di euro, distribuiti tra fondi regionali e comunali. «Quattro milioni e mezzo erano immediatamente disponibili per le vasche in via Stamira», spiega Salvatore Cuboni, vicepresidente della Municipalità. «La seconda vasca, invece, era prevista per la fine del 2012. Siamo ancora in tempo per rispettare quella scadenza, ma i lavori dovrebbero partire subito e svolgersi comunque in tempi brevi», afferma.
Ora, però, mentre per la vasca di via Socrate si dovrà aspettare lo sblocco dei fondi regionali, per la seconda di via Stamira gli scavi non sono neppure incominciati e questo ritardo appare incomprensibile. «Ma i lavori partiranno», assicura Paolo Castangia, presidente della commissione Servizi Tecnologici della Municipalità. «I soldi ci sono, la speranza è che la vasca sia finita entro il 2012».
A distanza di oltre tre anni e mezzo, dunque, la partita per la messa in sicurezza di Pirri contro le alluvioni non è ancora chiusa.
Mauro Madeddu