Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Grande folla per la vestizione

Fonte: L'Unione Sarda
30 aprile 2012

La statua è stata ornata con polsini e colletti ricamati nella chiesetta di Stampace

Primo momento preparatorio in vista del pellegrinaggio verso Nora

Da rito di famiglia a festa di popolo. Per Sant'Efisio primo bagno di folla, ieri sera, nella sua chiesa di Stampace in occasione della vestizione del simulacro, il primo dei momenti preparatori della Festa di Maggio. Gremita la navata centrale, molti devoti hanno seguito le varie fasi del cerimoniale all'esterno, in una piazzetta dove si respirava un clima di gioiosa partecipazione popolare. Protagoniste della vestizione del Santo sono le consorelle dell'Arciconfraternita del Gonfalone, sotto le direttive della Priora. È lei che chiama, una ad una, le persone incaricate di apporre alla statua la pancerina ricamata d'oro, i polsini ed il collettino di pizzo, ornati di un nastrino azzurro. Infine, mentre in chiesa viene recitato il rosario, il manto di damasco rosso completa la vestizione del santo. Confusi, tra la folla, oltre l'Alternos, il consigliere Francesco Ballero (discendente della famiglia che, dagli inizi dell'800, custodisce il Santo dall'1 al 4 nella Corte di Giorgino) anche il vice sindaco, Paola Piras, l'assessore al Turismo Barbara Argiolas e diversi consiglieri comunali. «Forse era meglio prima, quando questa era una cerimonia più intima e raccolta», dice un anziano confratello, «adesso sono più i fotografi che i fedeli. Comunque è importante che la devozione al Santo continui e, anzi, in questo modo possa arrivare anche ai giovani e alle famiglie». Oggi a mezza mattina la statua del Santo verrà ornata con l'oro donato a Sant'Efisio dai suoi devoti nel corso dei secoli, quindi la messa a mezzogiorno dopo l'intronizzazione della statua nel carro di gala. Questa sera il solenne pontificale, la prima delle tante messe che scandiranno il pellegrinaggio di Sant'Efisio. Sarà presieduta dall'arcivescovo emerito Luigi De Magistris che è anche decano dei confratelli del Gonfalone.
Paolo Matta