Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Incisioni per lasciare un segno nell’arte

Fonte: Sardegna Quotidiano
27 aprile 2012

EXMA’

 

Segni attraverso i quali ogni singolo individuo tenta di raccontarsi lasciando agli altri una testimonianza del proprio essere. Domani alle 19 nella sala della Terrazza all'Exmà, si inaugura la mostra collettiva “Lascia - re un segno”, a cura del Poliartstudio, Centro di sperimentazione grafica di Cagliari fondato nel 1986 da Gianni Atzeni - operatore specializzato nel settore dell'incisione e della stampa calcografica, nonché impegnato attivamente nell'ambito delle arti in Sardegna. Il centro, che è anche una stamperia, propone incontri con artisti incisori, laboratori per principianti ed esposizioni di grafica. Dopo “Prove d’artista”, progetto che permetteva a ogni singolo artista di diventare incisore in sole otto ore, purché fosse disposto a confinarsi tra le mura di una stamperia d’arte per acquisire velocemente i procedimenti specifici e sperimentare le tecniche incisorie, nel 2008 il Poliartstudio ha proposto il laboratorio “Lasciare un segno”, sfociato in una esposizione collettiva con cinquantasei iscritti. Invitare artisti affermati (e non) a vestire l’abito dell’incisore è la sfida che di tanto in tanto è stata lanciata negli ultimi dieci anni dal promotore di questo Centro di Sperimentazione grafica, Gianni Atzeni, persuaso sempre più che “l’in - cisione cerchi nuovi adepti”. Lo stravagante appello, accolto di buon grado tra il 2001 e il 2002 da un folto numero di partecipanti alle prove d'artista, è stato dunque rinnovato con una iniziativa altrettanto curiosa: lasciare un segno. Ogni partecipante è stato invitato a scalfire una lastrina di zinco (cm 3x3) in maniera diretta, con una “punta secca” - strumento che dà il nome alla più immediata fra le tecniche contemplate nel catalogo dei procedimenti incisori - in maniera fresca, spontanea e rapida, con pochi segni sul supporto metallico.