Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Da oggi la tregua è finita»

Fonte: L'Unione Sarda
27 aprile 2012

CONSIGLIO. Il bilancio di previsione passa, ma maggioranza e opposizione protestano

Negata l'autonomia finanziaria, assemblea in rivolta

«Per quanto mi riguarda la tregua finisce con questo documento». Una presa di posizione netta, che lascia poco spazio all'interpretazione, quella che Franco Farris, vice presidente vicario del consiglio di Pirri, ha esternato ai consiglieri chiamati a esprimere il parere sullo schema di bilancio di previsione per il 2012. Il documento è stato licenziato con i soli voti a favore della maggioranza di centrosinistra. L'opposizione, caso raro in questa legislatura, si è astenuta. Il Comune non formalizza nessun centro di costo per il consiglio di Pirri, prevista dal regolamento, e la sensazione, all'interno dell'aula, è quella dell'ultima frontiera prima dello scontro. Seppur con alcune distinzioni.
CLIMA D'ATTESA Il documento, redatto dall'ufficio di presidenza di Pirri, impegna il Sindaco e gli assessori a rappresentare un segnale di discontinuità stabilendo una quota parte delle risorse finanziarie per Pirri. Il centrosinistra fa quadrato e vota a favore, ma il clima non è positivo. Franco Farris (Pd), dichiara: «Esprimo parere positivo solo perché è il primo bilancio di questa amministrazione. Ma è l'ultima volta. Mi auguro che Pirri possa vedere realizzate le proprie aspettative». Intervento al fiele anche quello di Maurizio Megna (Pd), il quale riferendosi al sindaco Zedda dice: «Durante la campagna elettorale, ha fatto dell'equità un suo cavallo di battaglia. L'Imu che i cittadini andranno a pagare, non avrà ricadute dirette su Pirri e non è giusto. Chiedo che il sindaco e la giunta seguano il principio dell'equità finora non praticato». Delusione anche nelle parole di Bruno Uccheddu (Pd), convinto che «il consiglio di Pirri sia esposto alla possibilità di subire un'altra delusione e che gli atti di fede siano finiti».
VISIONE AMPIA Dai banchi della maggioranza, arrivano anche segnali positivi che invitano a leggere lo schema di bilancio di previsione in maniera ampia. Pierpaolo Giambelluca (Pd) dice: «È importante il valore politico del documento. L'amministrazione, che ha dimostrato sensibilità nei nostri confronti, ora è chiamata a mettere in pratica i propositi. Voglio ricordare che stiamo esprimendo un parere per un bilancio che riguarda tutta Cagliari e che dunque avrà ricadute anche su Pirri». Sulla stessa linea Patrizia Canu (Idv) che invita a «considerare in maniera generale il bilancio che non taglia la spesa su settori importanti di cui beneficerà anche la nostra comunità». Maria Laura Manca (Gruppo misto), afferma: «Diamo parere favorevole e auspichiamo che si applichi il regolamento che ci consentirà di rappresentare un ente intermedio importante».
GLI ASTENUTI Il centrodestra non vota. Si astiene con la volontà di dare un segnale forte all'amministrazione comunale. Salvatore Cuboni (Pdl), dichiara: «Non possiamo dare una fiducia cieca nel primo documento di bilancio di questa amministrazione. Una fiducia vera e propria, la daremo solo quando vedremo il documento del Piano risorse di gestione». Esprime delusione anche Simone Erriu (Pdl) per il fatto che «l'autonomia, per l'ennesima volta non verrà sancita». Dello stesso parere Loredana Lai (Pdl) che dice: «Non si può votare un documento che non rispetti l'autonomia economica di Pirri». Vincenzo Besedegnak (Pdl), dichiarando la sua astensione afferma: «Sappiamo che, per gli enti locali, è un momento critico ma non possiamo votare a favore di un documento che non ci soddisfa e non modifica le cose».
IL FUTURO Il segnale che il consiglio di Pirri invia all'amministrazione comunale è chiaro: le cose dovranno cambiare. Un problema che Gabriele Anedda (Pd), sottolinea nel suo intervento: «Se la nostra richiesta non verrà recepita dovremmo alzare i toni nei confronti dell'amministrazione. Non possiamo scrivere il libro dei sogni: dobbiamo badare alla realtà». E sulle molle che il consiglio di Pirri può muovere, Luisella Ghiani, presidente dell'assemblea, rassicura: «Aspettiamo ancora un segnale. Noi dobbiamo, prima di tutto, dare risposte ai cittadini. Continuerò coi contatti e le interlocuzioni. Abbiamo una comunità intera che si aspetta tanto da noi».
Matteo Sau