Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Turismo, allarme controlli

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2012

Oltre 7 mila attività da ispezionare, nei mesi estivi sarà boom di verifiche
 

Stabilimenti nel mirino. Oggi i balneari a Roma
Oltre 7 mila controlli, che per la Sardegna spaziano dall'edilizia all'agricoltura passando per le cooperative, l'autotrasporto, le truffe ai danni degli istituti previdenziali fino ai pubblici servizi e al terziario. È la mappa dei controlli sull'Isola. Oltre 7 mila, solo sul fronte del lavoro, “fissati” nel documento di programmazione dell'attività di vigilanza per l'anno 2012 del Ministero del lavoro, direzione generale per l'attività ispettiva.
 

CRONACA DI UN BLITZ Inevitabilmente la memoria corre ai blitz stile-Cortina e quando i protagonisti del settore del turismo hanno letto la tabella a pagina 5 con i dati su tutte le Regioni, sono sobbalzati. Le attività ispettive potrebbero colpire soprattutto loro, con riferimento “agli stabilimenti balneari e pubblici esercizi ubicati nelle zone costiere dell'Isola”. Non a caso i sindacati dei balneari qualche settimana fa avevano inviato ai propri associati una lettera nella quale si parlava di «attività ispettiva capillare, approfondita e severa» e si avvertiva dei «segnali chiari e certi sulla programmazione di una aggressiva campagna di controlli» che il Ministero delle Finanze «ha in animo di realizzare nel corso dell'estate presso gli stabilimenti balneari». Le “braccia armate” saranno appunto ispettori del lavoro, Agenzia delle entrate, Guardia di finanza.
 

CHI È NEL MIRINO Controlli a tappeto, dunque. Per fotografare i fenomeni di evasione ed elusione contributiva, le condizioni dei lavoratori, la corretta qualificazione dei rapporti di lavoro e l'emersione del fenomeno del lavoro nero con particolare attenzione all'impiego di clandestini extracomunitari.
 

OGGI I BALNEARI A ROMA Prima da Oristano, lunedì, oggi da Roma, quattro sigle cercheranno il supporto degli amministratori locali e del Governo. Assobalneari, Cna balneatori, Fiba, Sindacato italiano balneari, grideranno la loro preoccupazione in merito ai nuovi adempimenti (anche fiscali, come l'obbligo di rilasciare lo scontrino) e, spiega il coordinatore regionale Sindacato italiano balneari, Alberto Bertolotti, per «difendere le imprese da un vero e proprio esproprio, se fosse data cieca applicazione alla norma europea». Il riferimento è alle gare ad evidenza pubblica, «devastanti per la stabilità delle stesse aziende», ma rese obbligatorie dalla normativa europea che «non tiene in alcun conto le specificità del settore italiano».
 

I DATI In Sardegna le strutture balneari sono circa 900 tanto da poter calcolare che l'occupazione diretta - costituita dai concessionari, loro familiari e dipendenti stabili - può essere stimata in circa 1.500 unità. A queste vanno aggiunte le circa 4-5.000 unità stagionalmente impiegate.
Emanuela Zoncu