Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Cagliari a Trieste, i tifosi avviano un’azione legale

Fonte: La Nuova Sardegna
17 aprile 2012

IL CASO STADIO






CAGLIARI Una class action per le gareperse dai tifosi dopo la decisione del Cagliari di andare a giocare a Trieste. E' l'iniziativa lanciat da due consiglieri comunali di Cagliari dell'Idv, Ferdinando Secchi e Giovanni Dore, alla quale hanno aderito sei associazioni di consumatori. Un centinaio le persone,appassionati di calcio e supporter rossoblù, che si sono rivolte ai consiglieri e alle organizzazione per chiedere informazioni e aderire all'eventuale azione legale. Una battaglia che potrebbe diventare senza esclusione dicolpi se, anche per la giornata slittata per la tragedia di Piermario Morosini, il Cagliari dovesse confermare la scelta digiocare a Trieste con il Catania. «Un'iniziativa - ha detto Dore - che intendiamo portare avanti soprattutto perchèvogliamo che il Cagliari giochi nel capoluogo». Guerra, ma anche apertura: «Importante - ha aggiunto Secchi - considerare i diritti dei tifosi. Ma rilanciamo anche la proposta del sindaco sull'apertura di un tavolo tecnico su via San Paolo, che potrebbe ospitare il nuovo stadio, e sui crediti». Tifosi fra rabbia e speranza che si torni a Cagliari: «Ci hanno tolto qualcosa sotto il profilo degli affetti - hanno spiegato durante la presentazione dell'iniziativa - per noi il Cagliari è una passione con la quale nel bene e nel male conviviamo da decenni. Anche adesso che siamo arrabbiati non vogliamo fare del male al Cagliari: chiediamo solo di poter vedere la nostra squadra». Intanto la questione stadio resta irrisolta e Massimo Cellino, dalle pagine del sito del club, ha fatto pubblicazre un documento, consegnato a tutti i consiglieri comunali, nel quale fa la storia della gestione dello stadio Sant’Elia, con numeri e riferimenti precisi. In sintesi, nella nota si fa riferimento alle cose che la gestione attuale non ha preso in carico perchè non funzionanti (tabellone luminoso, ascensore... )e ai pagamenti effettuati. In pratica, secondo quanto sostiene la Cagliari Calcio, la cifra che il Comune pretende (due milioni e ottocentomila euro), non è dovuta, an zi è l’Amministrazione ad essere debitrice nei confronti del club. Naturalmente queste sono cose di competenza dei giudici se la causa intentata (il Comune ha chiesto il pignoramento della somma per conto terzi) andrà avanti. Resta il problema di uno stadio che ha bisogno di essere rimesso a nuovo e il fatto che da qui alla fine del campionato i rossoblù giocheranno a Trieste. Cosa che potrebbe proseguire anche per una parte della prossima stagione. A meno che, nel frattempo, non venga trovara una soluzione, allo stato attuale assai improbabile.