Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Nel mercato del turismo c'è spazio per il litorale

Fonte: L'Unione Sarda
16 aprile 2012

L'opinione
 

di Enrico Pilia
I baretti del Poetto che rispettano l'ambiente e la sabbia, l'ippodromo che diventa un luogo per attrarre turisti, l'ospedale Marino - quello vecchio - finalmente riscoperto come hotel. Non importa a quante stelle, quello che conta è che funzioni. Qualcuno è convinto che il mare di Cagliari non sia solo quello delle cartoline con i casotti e la sabbia bianchissima, qualcuno pensa che l'ippodromo così come è oggi sia solo un terreno sfruttato poco e male. Ieri il presidente della Camera di Commercio, che di mestiere sa fare (bene) il creatore di piatti della buona cucina, ha lanciato il suo progetto. Che - ancora secretato - fa già discutere, fa riflettere, genera un confronto fra due scuole di pensiero. La prima: nessuno tocchi il Poetto, i cavalli continuino a vivere a pochi metri dal mare e le corse (scommesse comprese) rimangano un bel sogno. La seconda: arrivano gli investitori, con il Comune si progetti la riqualificazione del litorale, dell'ippodromo e del vecchio Marino e tutti insieme si disegni un Poetto (con le ricadute sulla città) come calamita turistica del Mediterraneo. Anche questo nuovo scenario, terreno ideale per chi fa politica e amministra una città, aspetta che il sindaco si sieda attorno al tavolo e dica qual è la carta da giocare.
Intanto, il Comune sta rimettendo in piedi i chioschi, i primi cantieri sono stati aperti e magari, in corsa, si potrà sposare l'idea della Camera di Commercio, con quella “ecosostenibilità” (meno plastica, meno vetro, più riciclo) che gli standard europei richiedono. Il futuro del Poetto appare meno incerto.