Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Sulla vecchiaia si sa ancora poco

Fonte: L'Unione Sarda
13 aprile 2012

Un problema di tutta la regione

nicolfranco boccone *
L'invecchiamento della popolazione sta diventando un problema che affligge la nostra regione. Uno dei problemi principali che viene posto a noi medici è cosa fare, come agire, come intervenire, in quanto lo studio delle malattie e dei fenomeni della senescenza sono poco sviluppati o addirittura inesistenti. Per dirla in parole povere studi scientifici sulle malattie e sui farmaci negli over 75 praticamente non esistono. Non sappiamo ancora oggi se sia giusto continuare a trattare con la cardioaspirina chi ha superato i 75 anni. Ovvero non sappiamo se sia più conveniente ridurgli la possibilità di avere un evento cardiovascolare o aumentargli la possibilità di un sanguinamento gastrico. Poi c'è la diminuzione del rapporto tra anziani e giovani che pone da subito il problema della possibilità per i primi di ricevere delle attenzioni che oggi i genitori hanno ma che tra una ventina di anni non vi saranno. Le strutture del Sociale che oggi faticano, per carenza di organizzazione e forse anche di finanziamenti, domani saranno insufficienti. La medicina e lo stato sociale non sono pronti ad affrontare un modello di vita in cui nel 2050 in Europa ci saranno 400 milioni di anziani. Ci dobbiamo chiedere cosa possiamo fare per affrontare meglio questo Tsunami. Dobbiamo capire meglio cosa serve a chi supera l'età fatidica sia dal punto di vista sociale che medico, per permettere a tutti noi una serena vecchiaia. La famiglia, come veniva intesa prima ha cambiato il suo modo di essere e incide in questo tessuto sociale, così come l'avvento degli stranieri, specie extracomunitari, generalmente più giovani che potrebbero inserirsi nel nostro tessuto sociale.
* Medico di base e oncologo,
(collabora al progetto della Provincia
“Comunità della longevità”)