Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

DOPO PASQUA E PASQUETTA... ARRIVA L’IMU

Fonte: Sardegna Quotidiano
12 aprile 2012

IL FANTAMONDO 

di GIULIANO MURGIA

 

 Dopo il Santo Natale, la Pasqua, e la meno santa Pasquetta, arriva puntuale: L’Imu ( Imposta Maledettamente Umiliante, perché per poterla pagare devi andare a chiedere l’elemosina). Il Comune di Cagliari, per evitare fraintendimenti, ha deciso di fare la differenza: per questo motivo ha stabilito che l’aliquota sarà al 5% e morta lì! A nulla è servito il contributo economico di Celentano, grande amico del nostro primo cittadino, con il quale in diverse occasioni è andato con lui, nella spiaggia del Poetto, a cantare qualche mutettu. La compilazione per il pagamento deve essere precisa, attenti alla rivalutazione dell’immobile, alla percentuale sulla rivalutazione, dedotta del numero dei figli a carico, più la percentuale che spetta al comune. che però ancora non sa se terrà questa percentuale, dividete per due e il gioco è fatto! E chiamalo gioco! Mi raccomando, controllate il commercialista che di questi tempi è credibile come una banconota da 3 euro. Gli errori nella compilazione li pagate voi, e il Ministero delle Entrate non aspetta altro. Hai sbagliato una virgola? Hai messo un trattino in grassetto piuttosto che un trattino basso? Sanzione. Poi dicono che il Ministero è nostro amico. Ma se un vostro amico si dimentica di stringervi la mano voi cosa fate? Per dispetto gliela tagliate? Oppure è meglio dirgli che forse si è dimenticato di salutarvi? Ecco il nostro fisco si comporta esattamente in questo modo: anziché chiamarvi per chiedervi spiegazioni, prima vi manda la sanzione, poi voi dopo dovete dimostrare che probabilmente c’è stato un errore e per fare questo chiedete le ferie per trascorrerle al Ministero delle Entrate: Scusi per questa cartella devo andare a Cagliari 1 o Cagliari 2? Faccia la fila…Il ministero delle Entrate mi ricorda quei politici che in campagna elettorale vi promettono Mari E Monti (da non confondere con Mari O Monti) perché devono prendervi qualcosa (il vostro aiuto, il vostro tempo, il vostro voto e quello dei vostri amici e parenti) ma poi una volta eletti, vi dicono: “Chiamami”, per poi cambiare numero di telefono il giorno dopo. Il debito pubblico non si riduce di certo dando un milione di euro all’anno a dirigenti o direttori di questo calibro e qui mi verrebbe una battuta sul “calibro”, ma a questo punto, forse, il punto è d’obbligo. Una volta ad una tipa ho detto: “Il mio bacio è come un rock”. E lei: “Ma io non so ballare”. L’ho riaccompagnata a casa.