Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Prime mosse per class action e rimborsi

Fonte: L'Unione Sarda
12 aprile 2012

Stadio, interviene Abete
 

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Mentre il Cagliari si prepara a rimborsare i propri abbonati, la class action annunciata nei giorni scorsi dai tifosi muove i primi passi: l'associazione Casa dei Diritti ha organizzato per stasera un incontro nel quale verranno «spiegate le ragioni dell'iniziativa e illustrate le modalità di azione». Appuntamento alle 18.30 in via Paoli 41, al primo piano.
La società però annuncia sul proprio sito internet di riservare i posti nelle tribune del Nereo Rocco ai propri tesserati e propone un rimborso: «In questa convulsa parte finale di torneo non dimentichiamo certo i nostri abbonati i quali per cause di forza maggiore non dipendenti dalla nostra volontà subiscono tanti disagi. A loro garantiremo sempre, anche se in altro impianto, la possibilità d'accesso ed il posto riservato nella struttura utilizzata per la disputa delle gare restanti; già a partire da quella con il Catania, contattando ( entro le 19 oggi ) l'agenzia “I Viaggi di Litta” (070-8006294) potranno conoscere le agevolazioni loro riservate per la partita a Trieste: va da se che coloro che invece dovessero optare per il rimborso saranno contattati per le modalità dello stesso».
Intanto ieri c'è stato un incidente diplomatico al Sant'Elia perché gli operai del Comune impegnati nel lavoro di messa in sicurezza dei Distinti hanno trovato il pannello elettrico completamente inutilizzabile. Non è stato possibile stabilire un contatto col Cagliari calcio, da qui la necessità di recuperare dei generatori elettrici del Comune per riprendere i lavori.
Sulla vicenda stadio è intervenuto anche il presidente della Figc Giancarlo Abete: «Quello che è accaduto a Cagliari è la rappresentazione visiva dello stato fatiscente degli impianti del nostro paese». Il disegno di legge sugli stadi, per ora arenato, potrebbe riprendere il proprio cammino verso l'approvazione. «Il 18 aprile al Coni ci sarà un'importante occasione di incontro con il premier Monti e il ministro dello Sport Gnudi. Ogni occasione è buona per chiedere a Governo e Parlamento uno sforzo per una legge a costo zero che riattivi un meccanismo di investimenti sugli stadi italiani».