Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

«Una brutta figura per Cellino e Zedda»

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 aprile 2012

L’EX SINDACO

 

«La seconda partita a Trieste è un brutto colpo, mi dà fastidio: così non fanno bella figura né il presidente Cellino né il sindaco Zedda». A Emilio Floris non piace che il Cagliari lasci la sua casa: ci rimettono i tifosi, la città, la società e il Comune. «Ricordo la rabbia di quando la squadra andò a Tempio, feci di tutto per farla tornare perché è qui che deve giocare il Cagliari, al Sant’Elia». Viste le trattative (un po’ ferme in realtà) tra Comune e società, per i rossoblù si prospetta un trasloco in via San Paolo con abbandono dello storico impianto. Ma per l’ex sindaco il Cagliari dovrebbe restare per sempre al Sant’Elia o, in alternativa, nella piana di San Lorenzo. «Lo stadio a Elmas? Non ci ho mai creduto, la vedevo in salita da subito. Ora si parla di costruire un nuovo impianto in via San Paolo, ma vorrei sapere quali sono i progetti per l’area del Sant’Elia - chiede Floris al suo successore - che si dica in modo chiaro cosa si vuole fare perché il rischio, tra concorso di idee e indecisioni, è che lo stadio finisca abbandonato come l’ospedale Marino. Prima di fare voli troppo alti è meglio assicurarci un Sant’Elia decoroso ». Per il predecessore di Massimo Zedda lo stadio è da radere al suolo e ricostruire oppure da rimettere a posto, ma in ogni caso il Cagliari non lo deve abbandonare. «Non è un mausoleo inviolabile, si potrebbe costruire all’interno uno stadio nuovo e sfruttare le grandi cubature per altri scopi, magari con l’intervento dei privati - spiega Emilio Floris - un’alternativa sarebbe quella di far sparire il primo anello e la pista d’atletica (sfruttando quella del Coni) e prolungare il secondo anello fino a bordo campo». Della convenzione per lo stadio che lui ha firmato con Cellino preferisce non parlare perché il sindaco è ora tocca a Zedda avere a che fare con Cellino. «Di sicuro le condizioni non sono peggiorate in un anno, ci sarà giusto qualche calcinaccio in più - precisa - ma per rendere dignitose le partite bisogna rendere agibili i Distinti al più presto. Certo se lo fossero già per questa domenica il Cagliari potrebbe giocare qui invece di andare lunedì a Trieste... Ma la società credo abbia dei tempi da rispettare per l’organizzazione e non lo poteva comunicare all’ultimo momento alla Lega e al Catania». Il sindaco Zedda ha ricordato a Cellino che, in base alla convenzione, il Cagliari dovrebbe giocare al Sant’Elia tutte le partite interne del campionato, altrimenti il rapporto si interrompe e la società dovrà chiedere in affitto il campo per giocare. «Se così fosse, la responsabilità della struttura ricadrebbe interamente sul Comune - conclude - perché senza convenzione il Cagliari dovrebbe solo giocare».

M.Z.