Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

La rabbia sul web e la class action degli abbonati

Fonte: Sardegna Quotidiano
11 aprile 2012

TIFOSI

 

TRIESTE Giocatori e tifosi del Cagliari uniti dalla gioia del gol e dalla trasferta

DELUSIONE Tanti sostenitori speravano nel ritorno in città, va avanti la campagna per la causa collettiva dei delusi

 Celllino tira dritto: al Sant’Elia non si torna. I tifosi speravano che dopo l’esperienza di sabato scorso la quadra potesse tornare in un Sant’Elia riaperto, ma sono rimasti delusi. Il presidente del Cagliari ha scelto di far giocare la squadra in un selettivo lunedì a Trieste, tagliando fuori quasi tutti i tifosi del Cagliari. Perché solo una minima parte potrà permettersi spese e tempo per una simile trasferta, non mancheranno di sicuro gli Sconvolts che sono appena tornati in pista e non si lasceranno fermare da un posticipo del lunedì. Tanti altri tifosi stanno già facendo il possibile per sostenere la squadra, ma la stragrande maggioranza dei tifosi dovrà seguire Cagliari-Catania in tv, come se si giocasse in Sicilia (comunque più vicina di Trieste), e si sfoga su Internet. La telenovela sullo stadio, destinata a durare più di Beautiful, sta scaldando i tifosi sempre di più e, complice la fuga a Trieste, si sta rinfoltendo la parte dei contestatori. E non mancano gli abbonati traditi, costretti a rinunciare prima al posto nei Distinti e in curva Sud, ora anche al posto alternativo in Tribuna e spediti a casa davanti alla tv. «Andremo avanti con la class-action dei tifosi contro la società Cagliari Calcio», ribadisce il consigliere comunale Idv Nando Secchi che ha sollecitato la cuasa collettiva degli abbonati rossoblù che non possono più andare allo stadio. «L’assurda scelta del presidente Cellino di far giocare il Cagliari fuori dalla Sardegna oltre a penalizzare i tifosi rossoblù rischia di falsare anche lo svolgimento dell'intero campionato di Serie A - ha aggiunto Secchi - la Juventus giocherà infatti la penultima e forse decisiva partita di campionato in trasferta in uno stadio in cui i tifosi cagliaritani saranno, e certamente non per loro volontà, pochissimi».