Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

«Ztl a Villanova, non ci siamo»

Fonte: L'Unione Sarda
10 aprile 2012

Prosegue il dibattito su pedonalizzazione e traffico limitato nel quartiere, non mancano le critiche

Il circolo del Prc “Togliatti”: «Serve anche un progetto di riqualificazione»
«Siamo favorevoli alle zone a traffico limitato e a quelle pedonali, anche a Villanova, ma non condividiamo le modalità con cui si sta procedendo alla loro istituzione». Ad affermarlo il segretario del circolo Prc “Palmiro Togliatti”, Giovannino Deriu, secondo il quale in questo modo si sta agendo in continuità con la precedente amministrazione.
ZTL Per Deriu il centrosinistra è stato votato per fare il contrario. «Ztl e zp devono essere interne a un progetto di riqualificazione umana e sociale di un'area. Servono azioni di riequilibrio. Secondo l'esponente del Prc, dunque, non esistono progettazione e un regolamento per la ztl. «Si usa il regolamento Floris-Onorato, e non ne esiste uno per le zone pedonali. Il Piano urbano della mobilità (Pum) non prevedeva alcuna limitazione al traffico a Villanova. Poi, come un coniglio dal cilindro, la limitazione è apparsa nel rione storico». Il Pum è ancora quello della precedente amministrazione. «Si utilizzano vecchie indagini della destra che i pochi residenti intervistati definiscono “ridicole”. Gli abitanti chiedono parcheggi riservati in numero e in zone adeguati. Così finora non è stato. Il numero di stalli riservati è quello della Giunta Floris-Onorato. Quelli che si prevedono in aggiunta sono una manciata. Però via XXIV maggio sarà non utilizzabile sino a luglio. Non se ne prevedono nell'area in cui servirebbero: viale Regina Elena e piazza Costituzione. L'unica sorpresa è stata l'aumento da 30 a 55 euro del parcheggio Apcoa di viale Regina Elena».
RIFIUTI E poi, sempre secondo l'esponente del circolo Togliatti, c'è il problema rifiuti. «In alcune vie, arbitrariamente, hanno eliminato i cassonetti, in altre si è invasi. Non sono tollerabili le politiche “due pesi, due misure”. Abbiamo chiesto che partisse in via sperimentale a Villanova la raccolta differenziata porta a porta. Perché - si chiede Deriu - nel 2011 si sono spesi tanti soldi per comprare mille cassonetti nuovi, invece che sperimentare il porta a porta in un rione che lo chiedeva?»
La conclusione è amara: «La settimana scorsa hanno appeso dei cartelli “vendesi” a Villanova. Il trend è questo: il quartiere viene abbandonato dai residenti storici, appartenenti alla fasce popolari, e viene abitato dalla media borghesia. Che ha i soldi per permettersi di vivere là». (p.c.c.)