Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Società a Quartu per Is Arenas c’è la richiesta

Fonte: Sardegna Quotidiano
6 aprile 2012

CONTROMOSSA

 

VIA ELIGIO PORCU Dopo i contatti informali da viale La Playa è arrivata la domanda ufficiale per avere in concessione il campo per la prossima stagione. Contini: «Valutiamo, sarebbe positivo»

Il Cagliari ha chiesto ospitalità a Quartu. Nei giorni scorsi c’erano stati contatti informali tra i tecnici della società rossoblù e quelli del Comune per valutare l’ipotesi Is Arenas. Ora c’è la richiesta formale. «Abbiamo ricevuto la richiesta ufficiale del Cagliari per avere in concessione la struttura di Is Arenas, che segue gli incontri informali dei giorni precedenti - conferma il sindaco di Quartu Mauro Contini - abbiamo risposto che li ringraziamo per averci tenuto in considerazione e che valuteremo questa ipotesi». Il campo in erba vicino al Quartiere della Musica ha una sola tribuna che può ospitare poco meno di 4mila spettatori e il Cagliari dovrebbe provvedere a trasformare l’impianto in uno stadio a norma per le partite di Serie A. Ma Cellino sta provando tutte le soluzioni alternative a quella attuale con metà Sant’Elia disponibile e tubi Innocenti di fronte alle vecchie tribune. «Le circostanze contingenti ci hanno spinto a trovare vie alternative per avere la certezza di disputare sino in fondo questo campionato ma sappiamo già di essere in ritardo con gli impegni del prossimo - ha scritto Massimo Cellino sul sito del Cagliari a proposito della fuga a Trieste - purtroppo non possiamo fermarci e la nostra attenzione dev’essere costantemente rivolta al futuro». Per questo il patron rossoblù si guarda intorno a 360 gradi e, senza andare tanto lontano, ha chiesto ospitalità al Comune con cui Cagliari condivide già il Poetto. La richiesta protocollata negli uffici di via Eligio Porcu riguarda la prossima stagione: praticamente intorno al prato di Is Arenas dovrebbe sorgere uno stadio a norma in grado di ospitare le partite del Cagliari tra quattro mesi. «In ogni caso la decisione dovrà essere presa con un’apposita delibera del Consiglio comunale e la scelta è da condividere non solo col mio partito, il Pdl, ma con tutta la maggioranza - precisa Contini - ma sarebbe di sicuro un fatto positivo per la comunità quartese, che potrebbe avere delle buone ricadute anche dal punto di vista economico». L’idea del Cagliari non sarebbe solo quella “low- cost ” di trasferire le tribune coi tubi Innocenti piazzate dentro il Sant’Elia, ma anche di realizzare una tribuna centrale sullo stile della tanto sospirata Karalis Arena. E potrebbe essere l’occa - sione per sfruttare l’impianto in realizzazione in Continente che avrebbe dovuto trovare ospitalità a Elmas. Se vicino a Is Arenas non c’è l’aero - porto, ci sono i fenicotteri che volano e il Cagliari rischia di rimanere inpantanato in una nuova palude di vincoli e divieti. M.Z.

 

 

PROPOSTE VARIE

  «Venite a Ottana» E Sanciu si inventa il Sardegna calcio

Ma perché andare fino a Trieste? Presidente, vieni da noi a Ottana, dice il consigliere provinciale di Nuoro Efisio Arbau in una mozione. E c’è anche chi, indignato come il presidente della Provincia gallurese Fedele Sanciu, non solo invita Cellino nel nord est dell’Isola, ma rilancia anche un’idea sul nome della squadra: «Perché poi non cambiare il nome della squadra in Sardegna Calcio? », dice l’ispirato presidente-senatore Pdl, «stiamo parlando di un patrimonio di tutti i sardi che soffrono per il trattamento subito dai giocatori della società più blasonata della Sardegna, costretta ad emigrare a Trieste per giocare un partita». Ormai vale tutto in questa vicenda dal sapore paradossale. Sanciu dice: «Il Cagliari venga in Gallura a giocare, lo aspettiamo a braccia aperte. Qui inoltre possiamo anche progettare la costruzione di uno stadio adeguato alle esigenze della squadra più amata dai sardi. È inaccettabile infatti che venga umiliata dal ritardo degli amministratori che da anni non riescono a dare risposte adeguate alla gloriosa formazione di serie A del presidente Cellino». Più dettagliata comunque la proposta di Arbau per Ottana, tradotta addirittura in due distine mozioni. L’area potenzialmente interessata, spiega il consigliere, è vicina alla statale 131, collegata a tutti i territori dell’Isola. «Per gli abbonati non residenti», sottolinea Arbau, «pensiamo al trasporto con pullman pubblici e privati, la visita ai nostri musei e beni archeologici, pranzo e pernottamento all’interno di una rete di ospitalità provinciale. Per i tifosi ospiti, invece, la proposta di un pacchetto completo, con trasferimento in aereo a Oristano o Tortolì». Due miracoli in un colpo solo: trovare una casa ai rossoblù e rianimare due aeroporti con più dipendenti che aerei: lo scalo di Fenosu e quello ogliastrino. Si attendono altre poposte.

 

TRIESTE Il primo cittadino: tiferò Inter

«Trieste ci sta accogliendo con affetto e considerazione e per questo non finirò di ringraziare il sindaco e i cittadini», così ha detto ieri sera Cellino. Ma nelle stesse ore il primo cittadino Roberto Cosolini rivelava la sua fede nerazzurra: «Andrò allo stadio a tifare Inter». Con poco fairplay verso la squadra che sta riportando la Serie A a Trieste, dove alberghatori e ristoratori si stanno sfregando le mani per la ghiotta occasione offerta dalla decisione del presidente Cellino. «Non sono un tifoso sfegatato - ha precisato Cosolini - ma certamente l’Inter è la squadra per cui faccio il tifo nella massima serie, anche se, come è noto, preferisco il basket». Passioni note di sicuro ai friulani, ma non ai sardi che un pizzico di ospitalità in più non l’avrebbero disprezzato perché in questa assurda situazione Trieste sabato sarà la casa del Cagliari, anche se i milanesi possono arrivarci percorrendo un unico lungo rettilineo e probabilmente saranno in maggioranza. Ieri erano già settemila i biglietti venduti per la partita di sabato al Nereo Rocco e il clima si surriscalderà già oggi con l’arrivo in città delle due squadre, di mattina i rossoblù e di pomeriggio i nerazzurri. Che avranno un nutrito seguito di tifosi per questa loro inusuale trasferta, perché l’Inter va a giocare nel campo più lontano da Cagliari che ci sia in Italia E, come se non bastasse, per ricambiare il favore che gli sta facendo in tutta la Penisola.