Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

San Benedetto, appello dal mercato: situazione gravissima

Fonte: L'Unione Sarda
6 aprile 2012

La lettera.
 

Dopo il blitz della Finanza al mercato di San Benedetto, riceviamo e volentieri pubblichiamo.
Caro Direttore,
sono Patrizia Campus, commerciante e presidente del Comitato del Mercato di San Benedetto. Le scrivo questa lettera per ringraziarLa della sua attenzione nei nostri confronti e per aver capito le difficoltà e i disagi che stiamo attraversando in questo periodo. L'affitto, l'Inps, il gasolio, etc, ci costringono a sostenere costi che spesso non coprono i ricavi.
Vendere un mazzo di ravanelli a € 0,80 per qualcuno appare forse un furto, ma non è così. In quegli 80 centesimi c'è il guadagno del coltivatore, del grossista e mio, che sostengo le spese della materia prima, dell'Iva, della cassetta, del gasolio, del carico e scarico, e infine pago le tasse su quel poco che rimane. Sempre che riesca a vendere quel mazzo di ravanelli! Forse sarebbe meglio, sicuramente più conveniente e meno stressante, vendere "illusioni" con un Gratta e vinci da 5 o 10 euro, come fa lo Stato!
Noi commercianti di San Benedetto spesso lavoriamo con le nostre sole forze, alzandoci alle 3 del mattino e rientrando a casa alle 15 del pomeriggio. La maggioranza di noi non ha dipendenti e nella migliore delle ipotesi è aiutata dal marito o dalla moglie. Per noi è vietato ammalarci. Ho conosciuto colleghi che a causa di una grave malattia hanno dovuto chiudere bottega, facendo debiti su debiti, senza che nessuno li aiutasse. Per noi non esiste né cassa integrazione né disoccupazione.
La situazione è gravissima. Purtroppo gli abusivi che circolano indisturbati tutti i giorni nelle vie della città, e i centri commerciali che nascono come funghi, non agevolano il nostro lavoro.
A nome di tutti i colleghi del mercato più importante della Sardegna, sento il dovere di fare un appello a tutte le Istituzioni. Noi operatori non siamo contrari ai controlli della Guardia di Finanza: che ben vengano per eliminare gli abusivi e gli evasori che fanno concorrenza sleale.
Ma le spettacolarizzazioni non servono. Deprimono chi lavora e le loro famiglie.
Il mercato di San Benedetto è una risorsa per tutta la città, pensionati in particolare, che sono i nostri più numerosi clienti. Ma è soprattutto una risorsa per tutti gli amanti dei prodotti locali a km zero, visto che buona parte della merce che vendiamo proviene da coltivatori e allevatori sardi.
Nell'occasione, La saluto cordialmente.
 

Patrizia Campus