Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

La Paìllote non chiude Sospeso dal Tarl'ordine del demanio

Fonte: L'Unione Sarda
6 aprile 2012

CALAMOSCA.

Stagione estiva salva
 

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La Paìllote, il ristorante-stabilimento balneare che si affaccia sul mare di Calamosca, non chiuderà. Per ora, a mettere una pietra sopra la questione, che ha amareggiato e fatto discutere per settimane, è un'ordinanza di sospensiva cautelare pronunciata dal collegio della prima sezione del Tribunale amministrativo sardo.
Un provvedimento che, di fatto, salva la stagione balneare e le serate del locale dall'ex calciatore rossoblù Francois Modesto, e congela la querelle almeno fino al prossimo 28 novembre, data per cui è fissata l'udienza di merito. La società CorSa srl che gestisce il locale sulla scogliera rischiava di dover chiudere i battenti dopo 10 anni di attività per aver ricevuto da parte del servizio centrale demanio e patrimonio della Regione un ordine di sgombero dei terreni entro 30 giorni. Atto ricevuto perché, secondo il Demanio, le concessioni in possesso della società sono illegittime.
Per capire è necessario tornare indietro di qualche anno. Il tratto di costa di Calamosca era stato dato in concessione alla CorSa srl dalla Capitaneria di Porto ma dal 2008 quei terreni sono passati sotto la competenza del Demanio regionale, che qualche mese fa, attraverso il Servizio centrale, ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica in cui si segnalavano presunte irregolarità risalenti agli anni 2006-2007 e relative anche alla concessione data ai titolari del La Paìlotte.
La Procura cagliaritana ha pertanto aperto un'inchiesta penale - di cui è titolare il sostituto procuratore Daniele Caria - e affidato gli accertamenti al Corpo Forestale. Nel frattempo è scattato l'ordine di chiusura, subito impugnato dalla titolare della società, Valentina Merella, moglie dell'ex calciatore del Cagliari, attraverso gli avvocati amministrativi Marcello Vignolo, Massimo Massa e Pilar Sanjust.
Il collegio della prima sezione del Tar, presieduto dal magistrato Aldo Ravalli, a latere Marco Lensi (consigliere) e Gianluca Rovelli (primo referendario), due giorni fa, ha depositato nella segreteria del tribunale l'ordinanza di sospensiva, che contiene «una motivazione a tutto campo che prende posizione su tutti i punti del provvedimento», spiega l'avvocato Marcello Vignolo.
Veronica Nedrini