Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Bagarre in aula: favorire i precari o i disoccupati?

Fonte: L'Unione Sarda
18 aprile 2008

Giornate di duro lavoro per gli uscieri del Municipio. Mercoledì erano stati costretti a chiudere i cancelli per evitare l'invasione dei concessionari del mercato di viale Monastir; ieri, le porte si sono sprangate davanti ai precari del Comune che aspirano alla stabilizzazione. Alla fine, dopo essere stati identificati, questi lavoratori sono riusciti a entrare nelle tribune per assistere alla seduta che si occupava della loro sorte. Ma sono andati via a mani vuote: l'aula non ha prodotto alcun documento, la discussione è stata rimandata alla prossima settimana, nella speranza di trovare un accordo che metta d'accordo tra maggioranza e opposizione.C'era in discussione quattro mozioni, la prima firmata da Ninni Depau (PD) e Claudio Cugusi (PRC) che chiedeva la stabilizzazione dei precari ma anche l'adeguamento della pianta organica del Comune, facendo ricorso all'attivazione di concorsi pubblici. Le altre tre, invece, sottoscritte da Giorgio Cugusi (SD) ed Edoardo Tocco (FI), impegnavano sindaco e giunta ad attuare tutte le procedure per stabilizzare i precari, lavorando su una serie di adempimenti burocratici.Ma, tra i banchi del centrodestra, ha cominciato a circolare un foglio. Maurizio Porcelli (FI) si è messo a raccogliere firme per una nuova mozione. “Il Consiglio comunale”, si legge, “impegna il sindaco e la giunta ad attivare quanto prima le necessarie procedure per bandire selezioni pubbliche e concorso a favore dei giovani disoccupati cagliaritani”. A firmare il documento una decina di consiglieri della maggioranza, tra i quali lo stesso Edoardo Tocco. Un testo che ha creato subito bagarre. Claudio Cugusi ha indicato in tribuna i precari da stabilizzare, accusando il consigliere di Forza Italia di non occuparsi di loro; Porcelli ha risposto, ripromettendosi di portare tutti quei giovani che sono alla ricerca disperata di una sistemazione.Una situazione di impasse che ha convinto la presidenza a sospendere la seduta. C'era il rischio di arrivare a un voto che avrebbe rischiato di spaccare l'aula (e, soprattutto, il centrodestra). Non solo: si sarebbe rischiato di mettere una pietra tombale sulla stabilizzazione di questi precari. Dunque, è stato deciso di chiudere la seduta e di cercare una soluzione condivisa che possa soddisfare tutte le esigenze. «Perché», afferma Porcelli, «a fronte dei problemi di questi precari, ci sono tantissimi giovani, dotati di titoli di studio, che fanno affidamento in concorsi pubblici e che restano regolarmente a bocca asciutta». ( mar.co. ) 18/04/2008