Rassegna Stampa

La Nuova Sardegna

Mai più al S.Elia Cellino cerca una nuova casa

Fonte: La Nuova Sardegna
5 aprile 2012



Il Cagliari chiuderà la stagione a Trieste ma si guarda intorno per il campionato 2013

notiziario

Tutti presenti, oggi ultimo test a Cagliari




ASSEMINI. E' proseguita ieri pomeriggio la preparazione del Cagliari in vista della gara di sabato a Trieste contro l'Inter. Il tecnico Massimo Ficccadenti potrà disporre di quasi tutta la rosa, compreso Davide Astori, che riprenderà il suo posto al centro della difesa dopo avere scontato la squalifica domenica scorsa con l'Atalanta. Ancora fuori causa Daniele Dessena, che ha continuato a seguire il programma di recupero dall'infortunio alla spalla destra, riportato il 6 marzo scorso in allenamento. Oggi alle 15 una nuova seduta. (St. Se.)
di Mario Frongia wCAGLIARI Sant'Elia, bye bye? Può darsi. Con gli stracci che volano tra sindaco di Cagliari e presidente del club rossoblù, tutto è possibile. Anche che la convenzione in scadenza nel 2013, venga stracciata. Dunque, per i tifosi, la vittoria di domenica scorsa con l'Atalanta potrebbe essere stata l'ultima nello stadio nato per ospitare Riva e soci con lo scudetto sulla maglia. Nel frattempo, mentre la Commissione vigilanza si è riunita e, in sostanza, non ha deliberato l'agibilità del settore Distinti, a due giorni dalla gara con l'Inter a Trieste, si è rimessa in moto la giostra delle alternative. Cellino si guarda intorno e le sue attenzioni spaziano dalle aree comunali di San Paolo e Su Stangioni, fino a Quartu, Quartucciu, Sestu, Sant'Antioco. Ma anche Malta e Corsica vorrebbero il Cagliari. «La nostra serie A va giocata in Italia» ha tagliato corto Cellino. Ieri, il tam tam ha rimesso in luce l'ipotesi Quartu. Ideata all'epoca del sindaco Ruggeri dai consiglieri comunali Guido Sarritzu e Raimondo Perra, la strada che potrebbe portare il Cagliari nell'area sportiva di Is Arenas della città guidata da Mauro Contini, va ripresa in considerazione. Soprattutto, se non si trovano vie d'uscita - economiche, rapide e praticabili - che abbiano i requisiti imposti dalle istituzioni con in testa Lega calcio, Federazione, Uefa e Commissione vigilanza. Insomma, un'impresa nell'impresa. Anche perché entro il 30 giugno prossimo il club di Cellino deve comunicare agli organi sportivi in quale impianto disputa la prossima stagione. Dunque, una corsa contro il tempo. Tra veti politici, rendite di posizione, miopie di vecchia data che hanno prodotto un danno di immagine incalcolabile per la città e per tutti gli sportivi sardi. Nel frattempo, a Trieste, dove Cossu e soci potrebbero dover giocare le ultime gare interne stagionali (Catania e Chievo, 15 e 29 aprile, Juventus, 6 maggio), l'assessore comunale allo sport, Emiliano Edera, gongola: «L'approfondimento col presidente Cellino, che ci ha chiesto la disponibilità anche per il prossimo campionato, prosegue». L'amministrazione giuliana ha messo i giardinieri all'opera per il match di sabato: le aree di rigore e le zone più sofferenti del "Rocco" vengono rizollate. Da Cagliari-Inter - il club di Moratti ha avuto una curva e una parte delle tribune - al comune andranno un minimo di cinquemila euro o il 6 per cento dell'incasso. Ma non solo. A Trieste stanno curando particolari offerte per tifosi e appassionati. Intanto, sul fronte fedelissimi, ieri Cagliari Supporter ha gettato la spugna: il gruppo non parte al seguito della squadra. È invece confermato un charter con 200 tifosi a bordo. L'attesa per sfidare Milito e compagni cresce. Tanto che in poche ore sono stati venduti quasi 1.700 biglietti. E gli abbonati? Possono avere un biglietto per il "Nereo Rocco" o chiedere il rimborso. Nel frattempo pare rafforzarsi l'idea di una class action per danni nei confronti del Cagliari calcio.