Rassegna Stampa

L'Unione Sarda

Ma nell'Isola è ancora battaglia elettorale

Fonte: L'Unione Sarda
3 ottobre 2008

Forza Italia organizza il “Referendum day” contro «il silenzio» della Regione. L'assessore Sanna: «Con la legge 8 nessuna speculazione»


Meno due. I tre referendum regionali su legge urbanistica e acqua (gestione e tariffa unica) sono ormai dietro l'angolo - si vota domenica dalle 7 alle 22 - e i sostenitori del sì e del no sparano le ultime cartucce per convincere i sardi a stare dalla loro parte. Il fronte del sì ha rafforzato la campagna nelle ultime ore, mentre chi vuole mantenere in vigore le tre leggi regionali preferisce un profilo più basso per un motivo semplicissimo: il silenzio può favorire il mancato raggiungimento del quorum (deve votare almeno il 33 per cento degli aventi diritto) che annullerebbe automaticamente la consultazione di domenica.
«REFERENDUM DAY» Duecento piazze impegnate, diecimila volontari mobilitati in tutta la Sardegna. Forza Italia darà vita oggi al “referendum day”, manifestazione di chiusura della campagna referendaria. Per il leader azzurro Ugo Cappellacci, «questo evento consentirà di raggiungere tutta la Sardegna con più di duecento punti di contatto nei centri dell'Isola», anche perché «sarà supportato da un volantinaggio organizzato nei gazebo piazzati nelle principali piazze dell'Isola». Il coordinatore di Forza Italia parla di «importante mobilitazione» che «compensa il gravissimo silenzio della Regione sui referendum». I toni sono forti: l'atteggiamento di viale Trento è «vergognoso» e lo «perseguiremo in ogni sede». Cappellacci parla di «vera e propria omissione d'atti d'ufficio finalizzata a rendere nullo un confronto elettorale». Da qui la necessità di dar vita al «referendum day» che, «oltre a spiegare le ragioni del Sì», si propone «di informare gli elettori sulla consultazione elettorale e sulle modalità di voto». Il leader di Forza Italia se la prende con la Regione «che ha negato ogni tipo di informazione istituzionale» ma mostra fiducia sul risultato finale: «Cresce ovunque la mobilitazione e l'ampio e inedito schieramento politico a sostegno del referendum ci lasciano ben sperare». Ora «lavoriamo per raggiungere il quorum, nonostante l'utilizzo del bavaglio che vuole impedire la partecipazione popolare». Cappellacci chiude con una certezza: «Sarà un plebiscito per il sì».
«NESSUNA SPECULAZIONE» La legge 8 su cui i sardi sono chiamati domenica a pronunciarsi «non ha prodotto alcuna speculazione». È quanto sottolinea l'assessore regionale dell'Urbanistica Gian Valerio Sanna: «La legge non ha escluso né coinvolto i cittadini, in quanto la norma ha provveduto a colmare un vuoto legislativo dopo la cancellazione da parte dello Stato dei 14 piani territoriali paesaggistici». Per il rappresentante della Giunta tale legge «ha avuto l'importante compito di cautelare l'Isola per dodici mesi, in attesa della predisposizione e approvazione del Piano paesaggistico regionale». Dal momento che «sono decorsi abbondantemente quei dodici mesi, a nulla più servirebbe questa regola». Le norme in questione «non hanno impedito, ma prescritto l'attuazione di uno sviluppo sostenibile del turismo in Sardegna», perché «se fosse avvenuto il contrario, non avremmo avuto bisogno di fare tutto ciò che abbiamo fatto». L'assessore dell'Urbanistica chiarisce che la legge 8 «ha fermato tutto indistintamente e salvato soltanto gli interventi che avevano acquisito tutte le autorizzazioni a costruire entro il 10 agosto 2004». E per questo motivo «non vi è nessuno spazio per amici o nemici, dal momento che chi viola le leggi deve fare poi i conti con la magistratura», sottolinea Sanna. «E mentre Pili e compagni non fanno altro che sostenere questa tesi, io da mesi chiedo di fare nomi e cognomi. Ma ancora non ho sentito nulla».

03/10/2008