Rassegna Stampa

Sardegna Quotidiano

Zedda-Cellino, è guerra «Gli pignoro i diritti Tv»

Fonte: Sardegna Quotidiano
4 aprile 2012

CITTÀ NEL PALLONE

 

Una dichiarazione di guerra, accompagnata dall’annuncio del primo attacco: «Il 16 marzo abbiamo depositato in Lega, attraverso un avvocato, la richiesta di pignoramento dei diritti Tv per due milioni e mezzo di euro nei confronti del Cagliari calcio. Soldi che la società ci deve sulla base della sentenza di un giudice». È un Massimo Zedda infuriato quello che parla all’in domani dell’ufficializzazione del trasferimento della squadra a Trieste, deciso da Massimo Cellino («Devo affrontare un’emergenza», ha detto il presidente). Il sindaco si sfoga in due tempi: di mattina davanti agli studenti della facoltà di Lingue, durante un seminario sul giornalismo. Di sera in consiglio comunale. Il tenore delle dichiarazioni è da guerra tutt’altro che fredda.

SFOGO CON GLI STUDENTI «Cellino vuole solo ottenere il Sant’Elia, e tra l’altro lo vuole gratis. Ma gratis se lo può scordare». Massimo Zedda risponde alle domande dei ragazzi, e abbandona i toni duri ma “diplomatici” usati a caldo lunedì. «Il Cagliari Calcio ha scelto di giocare a Trieste contro l’Inter per scaricare sul Comune tutta la responsabilità e quindi i conseguenti costi che ciò comporterà », ha accusato il primo cittadino. Uno studente chiede: e il progetto del nuovo stadio? Risposta: «In realtà non c’è, perché il presidente del Cagliari cambia idea ogni giorno». Il sindaco decide di rendere pubblici i numeri del credito che il municipio vanta nei confronti di viale La Plaia: «Il Cagliari, tra lavori e canoni, ci deve 3 milioni 600mila euro», rivela, «e Cellino sta anche cercando di prolungare la convenzione che gli permette di pagare di affitto solo 50 mila euro annui. Una cifra minima, se si pensa che le altre società calcistiche versano ai propri comuni milioni e milioni di euro ». Sugli affitti non manca la stilettata: «A dirla tutta, lui questa somma neanche la paga. Il presidente sta giocando a braccio di ferro con me, ma sottovaluta che gli sto per pignorare i diritti tv di Sky, che fanno entrare nelle casse della società utili per 42 milioni di euro l’anno. Non sono stato eletto per fare regali alla gente, devo tutelare i diritti della comunità». Zedda dà anche una spiegazione sul perché lo stadio sta cadendo a pezzi. E non se la prende certo con le intemperie: «Scientificamente è stato fatto andare in malora un patrimonio pubblico per ottenerlo gratis», sostiene Zedda, rivelando poi le intenzioni di Massimo Cellino: «Vorrebbe realizzare un prefabbricato di tubi Innocenti da mascherare con un telone. E costruire di fronte ai Distinti un’altra tribuna, eliminando così il secondo anello». Il sindaco non ha digerito la decisione di fare emigrare la squadra. E lancia un ultimatum: «Cellino sta giocando su più fronti, ma sta rischiando grosso: io aspetto la fine della convenzione, che scade il prossimo anno, e poi lo saluto». Anche se nero di rabbia Zedda dice che non verrà meno all’impegno preso: «Domani (oggi, ndr) ci sarà una riunione per vedere se almeno i Distinti potranno essere riaperti».

IN CONSIGLIO COMUNALE La partita si gioca tra Comune e società. E se in Municipio, giovedì scorso, sembrava che si fosse riaperto il dialogo con l’incontro tra i due Massimo, nell’aula consiliare si è saputo che la guerra è stata già dichiarata. L’occasione è stata un’interrogazione presentata dal Riformatore Roberto Porrà che, richiamando la convenzione con la società per l’ultilizzo del Sant ’Elia, ha elencato una lunga serie di ipotetiche violazioni dell’accordo del 2002 da parte del Cagliari: canoni non pagati, manutenzioni ordinarie della struttura non effettuate e, non ultima, la decisione di fuggire a Trieste. Zedda ha preso la palla al balzo: «Stiamo studiando con attenzione la convenzione», ha detto, «per capire se esistono gli estremi per la risoluzione in danno». Ossia: se le inadempienze rossoblù siano così gravi da permettere al Comune di recedere dall’accordo. «Abbiamo bisogno di documenti e pezze giustificative per prendere una decisione di questo tipo », ha continuato il primo cittadino, «se il Cagliari non riuscirà a dimostrare che negli ultimi dieci anni ci sono stati numerosi interventi allora potremo decidere di risolvere la convenzione ». Intanto però non sta a guardare: mentre manda gli operai a mettere una pezza nei Distinti, fa lavorare anche gli avvocati. Del credito vantato nei confronti di viale La Plaia (3 milioni 600mila euro) per canoni mai pagati, «due milioni e mezzo sono esigibili: lo ha stabilito una sentenza. Abbiamo già depositato la richiesta a Milano, in Lega, per pignorare una quota di diritti Sky». E alla fine di una giornata con la prua contro Cellino, Zedda lascia aperto uno spiraglio: «Sono disponibile a trovare una soluzione, ma basta col tiro alla fune». Dalla società, intanto, non arrivano reazioni ufficiali. Lunedì il presidente aveva detto: «Non ce l’ho con Zedda, la colpa non è sua. È giovane, e alla sua età anche io ho reagito d’impeto. Spero che potremo ancora lavorare insieme». E ha portato il Cagliari al Nereo Rocco. Portando alla luce tensioni che fino a ieri erano rimaste sotto traccia.

Enrico Fresu Silvia Dell’Orto

COSTI ABBONATI COL BIGLIETTO “ASSICURATO ” ED ECCO QUANTO COSTA LA TRASFERTA A TRIESTE

Gli abbonati avranno il biglietto assicurato per assistere alla partita di sabato prossimo: l’annuncio è comparso sul sito della società, che descrive anche le modalità per averlo. Per gli altri che volessero trascorrere un fine settimana a Trieste, e seguire Cagliari-Inter, è stato reso pubblico il listino: 13 euro più due di prevendita in Curva, 50 più 5 in tribuna (con riduzione donna e under 14, 40 euro) e 30 euro più tre in Distinti (20 per donne e ragazzini). Ma la spese non sono finite: bisogna prima arrivare. Unico collegamento diretto disponibile è un volo Ryanair, ma mica tutti i giorni. Andata venerdì pomeriggio, ritorno il lunedì dell’Angelo. Prezzo, se prenotato ieri sera: 123,25 euro. Ma bisogna dormire fuori (tre notti) e mangiare. Salvo amicizie in loco, la trasferta costa almeno 500 euro. Poco cambia con altri voli, magari su Milano: i treni sono pieni e costano. Un pacco di soldi.

 

TIFOSI Gli abbonati furiosi: nessun rispetto

nCagliari a Trieste? Il web è impazzito. “Zola3” non ci sta: «La partita il Cagliari l'ha già persa! Quella con i propri abbonati». Che sono le “vitti - me” principali e solo in tarda serata hanno visto concerdere loro il rimborso. E “Nennoiello” pensa ai comfort: «I giocatori del Cagliari si portano le famiglie e fanno pasquetta a Trieste e tutti quelli del Nord sono felici perchè rientrano a casa in auto o in treno». “Rossoblù per sempre” sogna: «Il Sultano del Qatar sta per acquisire la Starwood in Costa Smeralda, ma vi immaginate se comprasse anche il Cagliari? Uno squadrone che lotta per lo scudetto ??? Diventerei pazzo credo». “Corallo” fa la sveglia: «Cellino il campo ideale era più vicino, in Corsica». “Luca Casteddu” è furioso: «L'unico ringraziamento cos'è stato quest'anno? Una bandana...» con finale colorito. “El Diablo” promette di andare a Trieste solo se «si ce de pappai curru deu puru...». Il Corvo sdrammatizza: «E adesso...tutti a far l'amore da TRIESTE in giù...l'importante è farlo sempre con chi è........Rossoblù!!!!». E poi Robert33: «Benvenuti in Sardignistan ». La ricerca dei perché. «Perché a Trieste? perché Cellino è amico del sindaco», ipotizzano. “Orgoglioso - quintomoro” parla di «esilio». NicSeb se la prende con «questo Cellino che non cambia le lampadine al tabellone è proprio un monellaccio.... certo che queste lampadine devono costare un casino se gli conviene giocare a trieste...... ». “Charles1 ” è serissimo: «I soldi per andare a Trieste è meglio spenderli per mangiare coi propri familiari e amici. Anche perché i soldi adesso ci bastano giusto per mangiare». E “Oi - baf ”: «Come parlare degli schemi o di Larrivey in un momento del genere... saremo ridotti a parlare del derby con la torrese, vuoi questo?». Garmietor: «Io non lavoro e il Cagliari è l’unico svago che posso permettermi».